Canicattì, la città di Rosario Livatino, il primo Magistrato Martire elevato agli onori degli altari, questa mattina si è svegliata insolitamente presto nonostante la giornata domenicale. Tutti vogliono sono davanti al televisore per seguire in diretta Rai la cerimonia di Beatificazione iniziata alle ore 10 in cattedrale ad Agrigento.
A presiedere la solenne concelebrazione è il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della congregazione delle cause dei Santi. Poco più di duecento gli ammessi in cattedrale.
La “chiesa universale” di Rosario Livatino fatta da fedeli e concittadini resterà fuori dal luogo di culto e distante dall’area della cattedrale di Agrigento, off limits già da giovedì scorso.
“Questa non è la festa – dice Giuseppe Palilla, presidente dell’Associazione intitolata al Magistrato e suo compagno – che meritava ed avrebbe gradito Rosario. Anche chi ha supportato con me e le Associazioni e Postulazione diocesana di questa causa è stato tenuto lontano da questa festa. Ci scusiamo per colpe non nostre e cercheremo di rimediare”.