di FraPè – Quanta indignazione per l’esortazione che il Papa ha fatto al clero siciliano riguardo l’abbigliamento liturgico!
Alzata di scudi da parte di molti interessati, da parte dei difensori e simpatizzanti della cosiddetta “tradizione” a discapito della vera e unica Tradizione che nasce dai valori evangelici , e in un camice ricamato o una cotta al filet, lasciatemelo dire di evangelico non c’è proprio nulla.
A molti non piace, molto semplice, vestito sobriamente, sembra più un parroco di campagna più che il Sommo Pontefice, definendolo con tantissimi altri aggettivi molto pesanti. Papa Francesco è semplicemente un profeta del nostro tempo, un uomo che si nutre di Vangelo, di Preghiera e che vuole testimoniare Cristo.
Qualcuno dice che l’esortazione del Papa nel rivedere la “moda liturgica” è un discorso marginale. Non lo è affatto, è essenziale, è fondamentale. Perché dietro a quei “pizzi e merletti della nonna” che molti pretini amano sfoggiare c’è una spesa notevole di denaro oltre ad altri bisogni personali, ma non sono uno psicologo e nn tocca ame fare altre analisi, mi fermo all’aspetto economico che non è una fantasia, ma realtà, chiedete ad una ricamatrice quanto costa fare un camice o una cotta con filet.
Conosco preti che hanno speso migliaia di euro per una cotta nel periodo covid. Ed è sotto gli occhi di tutti lo stile processionale di parroci giovani, amanti e nostalgici dei tempi che furono. Quante famiglie si possono aiutare con i soldi spesi per questo abbigliamento che sicuramente non serve per crescere nella fede… anzi. Con i soldi spesi per questi abiti che potrebbero essere sostituiti con quelli più sobri e altrettanto belli, quanta carità si potrebbe fare, quanta testimonianza di amore si potrebbe dare?
Urge tornare alla veste liturgica santo per antonomasia quella usato da Gesù, il grembiule, urge un cambiamento di rotta dalla mentalità individualista a quella evangelica. Urge donarsi. Urge imitare Cristo per essere fedeli testimoni e celebrare Madre Chiesa, una Chiesa dei poveri e di poveri.
Non conta solamente se siamo credenti ma conta molto di più quanto siamo credibili.
Concludo con la frase pronunciata da San Filippo Neri quando lo volevano nominare Cardinale: ” Preferisco il paradiso!“