le Caritas di Sicilia in cammino “sulle tre vie di Francesco”

È stata la riflessione biblica e la lectio dettata da don Marco Tarascio, direttore della Caritas diocesana di Siracusa, ad aprire il Convegno regionale delle Caritas di Sicilia, riunite a Siracusa per fare il punto sul cammino fatto e programmare insieme la strada da percorrere per restare sulle “tre vie” – quella degli ultimi, quella del Vangelo e quella della creatività – che Papa Francesco ha indicato a quanti si occupano di Carità.

20220422_162826-300x225 le Caritas di Sicilia in cammino “sulle tre vie di Francesco”La “Parola” è stata quella che narra la resurrezione di Cristo. Don Tarascio ha sottolineato “l’importanza del guardare le cose, dell’avere occhi capaci di intendere. Certo – ha detto –, occorre la Parola, e con essa l’annuncio e l’azione concreta, ma per ciascuna di queste azioni è necessario prima guardare, che è altro e di più che vedere“.

Se è vero che “la risurrezione ha a che fare con quel che è stato“, che “illumina la vita, la passione, la morte“, allora “è necessario entrare nel sepolcro, anche nei nostri. ‘Chi cercate’, dice il Vangelo. Chi cerchiamo?” ha chiesto don Tarascio, per il quale porsi questa domanda è “unico antidoto alla paura, al tremore e al terrore“.

Anche don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, ha preso parte ai lavori, con un intervento su “Identità, mandato e ruolo della Caritas nella Chiesa”.

I poveri – ha detto – ci aiutano a rimanere fedeli“.

Dopo l’intervento del direttore nazionale, la presentazione delle buone prassi proposte dalle diciotto diocesi di Sicilia verso il 42° Convegno delle Caritas diocesane.

Nel secondo giorno di lavori del Convegno regionale delle Caritas di Sicilia è intervenuto mons. Francesco Lomanto, arcivescovo di Siracusa.  “Percorrere le tre vie, quella degli ultimi, del Vangelo e della creatività, che Papa Francesco ha indicato alla Caritas – ha detto –, significa camminare con Cristo, fare i suoi passi e fare strada con lui”. Il presule ha guidato la riflessione delle Caritas di Sicilia attraverso “la triplice dimensione della carità: del tutto, del sempre e del di più. Tutto – ha detto mons. Lomanto – perché la carità non esclude nulla, non esclude nessuno; tutto perché Dio ci ama e ci ama di un amore che previene e supera, un amore totale. Ed è un amore – ha aggiunto – che non dipende da noi, che non è risposta al nostro amore, alla nostra vita, alle nostre scelte. Un amore, dunque, che detta la seconda dimensione, che è quella del sempre, appunto. Sempre che vuol dire in qualsiasi situazione, senza pregiudizi, fuori dalle categorizzazioni. Questo tutto e questo sempre, insieme, diventano quel ‘di più’ che è terza dimensione della carità”. E ha spiegato: “Ogni giorno dobbiamo fare il massimo e il giorno dopo faremo ancora altro e di più, appunto. Daremo di più, offriremo di più di noi stessi prima che di ciò che abbiamo e possiamo; doneremo di più e di più riceveremo. Questo ‘di più’ sarà semplicemente un amare di più ancora del massimo che avevamo creduto di avere già dato”. E ha sintetizzato con la preghiera della colletta: “Animati dall’unica fede esprimiamo l’unico amore“.

(fonte chiesedisicilia)

 

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