• 22 Novembre 2024 19:42

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Don Ciro Lo Cicero

II Domenica di Avvento

Letture: Is 11,1-10; Sal 71; Rm 15,4-9;  Mt 3,1-12

In quei giorni, venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaìa quando disse: «Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!». (…)

Tra i grandi personaggi dell’Antico Testamento che la Chiesa ci presenta, in questo periodo di Avvento, domina la figura austera di Giovanni il Battista, il profeta inviato da Dio ad annunziare e a preparare gli uomini del suo tempo alla venuta imminente del Messia.

san-Giovanni-Battista-300x142 La via e i sentieri di DioIl Vangelo di oggi ce lo presenta nel deserto della Giudea intento a predicare. Egli è anzitutto «Voce che grida nel deserto» (v.3) e chiede a tutti di convertirsi, ossia di orientare la propria vita, di aprirsi al regno dei cieli, che ormai si è reso vicino e presente. Il contenuto della sua predicazione è condensato in una sola parola: «Convertitevi» (v.2). Il Messia è ormai presente nel mondo e occorre preparargli subito la strada, con una conversione vera, capace di trasformare il cuore, la mente e la vita intera. Convertirsi al regno significa togliere dal proprio animo l’atteggiamento presuntuoso di chi non si considera lontano da Dio, nella necessità di essere da lui raggiunto e salvato. Proprio come pensavano farisei e sadducei: “Abbiamo Abramo per padre!” (v.9).

C’era allora, dunque, e può esserci anche oggi, chi si considera religioso pur rimanendo lontano da Dio. C’era e può esserci ancora chi si purifica ritualmente, ma senza nulla correggere e riordinare nella propria vita. Non ci illudiamo di essere “a posto” davanti a Dio solo perché compiamo qualche opera buona o perché osserviamo certe pratiche esterne. Stiamo attenti, dunque, se non vogliamo correre il rischio di trovarci fuori della salvezza.

La conversione di cui parla il Vangelo non è un’opera esterna, bensì un lavoro profondo, da compiere, ogni giorno, anzitutto all’interno di noi stessi! E’ un lavoro che richiede una continua lotta al peccato in tutte le sue molteplici manifestazioni. Anche se il cammino di conversione è difficile, non dobbiamo scoraggiarci. Impegniamoci a svuotare il nostro cuore dalla superbia e dall’orgoglio che lo riempiono per lasciare spazio a Cristo che viene.

La Vergine dell’Avvento ci aiuti a purificare i nostri cuori per essere pronti ad accogliere Gesù come Signore ed unico Maestro della nostra vita.

Buona domenica e buona riflessione a tutti!