• 20 Settembre 2024 3:09

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Lunedì della XI settimana del Tempo Ordinario

Letture: 1Re 21,1-16; Sal 5; Mt 5,38-42

Riflessione biblica

“Fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio” (Mt 5,38-42). È la via della non-violenza: l’ha insegnata e praticata Ghandi, che lottava contro una mentalità reattiva di vendetta. Per noi, è la via di Gesù: l’ha insegnata e praticata Gesù. “Oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia” (1Pt 2,23). È la via dei veri discepoli di Gesù: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male. Benedite coloro che vi persegui-tano, benedite e non maledite” (Rom 12,14-21). È la via dell’amore: ci rende simili a Dio e ci fa compiere nella pace il cammino di santità: “Diamoci alle opere della pace e alla edificazione vicendevole” (Rom 14,19). Offriamo il balsamo del perdono: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, per essere figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti” (Mt 5,44-45). Non è facile perdonare, ma se usiamo la logica di Gesù, è possibile e fruttuoso. Esigiamo la giustizia, ma con tanta misericordia: “Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina” (Rom 12,19), ricordandoci che “il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia. La misericordia ha sempre la meglio sul giudizio” (Gc 2,13). Evitiamo la logica del denaro e degli interessi, ma agiamo con generosità verso il prossimo: “Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto, possiate compiere generosamente tutte le opere di bene” (2Cor 9,8). Facciamo il bene con gioia e amore: “La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; Non siate pigri nel fare il bene, siate ferventi nello spirito; servite il Signore” (Rom 12,9.11).

Lettura esistenziale

“Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra” (Mt 5, 38s). Nella storia dell’umanità nessuno ha mai pronunciato parole più rivoluzionarie di queste. Parole che, prima di tutto ha vissuto e incarnato e poi ha pronunciato Nostro Signore Gesù Cristo. Ed ha concesso anche a noi la grazia e la capacità di viverle, di metterle in pratica. Ma se siamo sinceri, dobbiamo ammettere che talvolta noi non riusciamo ad amare nemmeno chi ci ama ed invece di essere grati, disprezziamo e feriamo anche chi ci vuol bene. Se non riusciamo ad amare nemmeno quelli che dovremmo amare, come riusciremo ad amare perfino i nostri nemici? Questo non è solamente “difficile”, ma semplicemente “impossibile” se cerchiamo di realizzarlo con le nostre forze. È invece un “dono” di Dio, un dono da chiedere, un dono da accogliere. Tutto nasce da questa esperienza: se io mi rendo conto di essere un peccatore perdonato, uno per cui Gesù Cristo ha versato il Suo preziosissimo Sangue sulla Croce, non posso giudicare il mio fratello che, come me, sbaglia, non posso non amarlo, non posso non fare di tutto perché si salvi.