Il gip di Ragusa ha convalidato i fermi, ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, di tre presunti appartenenti alla Stidda di Vittoria accusati di associazione mafiosa: sono Biagio Cannizzo, di 51 anni, Raffaele Giunta, di 62 anni e Alessandro Pardo, di 48 anni. Ai primi due è contestato anche il tentato omicidio dell’ex collaboratore di giustizia Roberto Di Martino dopo il suo ritorno a Vittoria.
I fermi sono stati eseguiti dalla Polizia ed erano stati emessi da magistrati della Dda di Catania, il procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e il sostituto Gabriele Fragalà. L’attività è ancora in corso e una più completa comunicazione sarà data al termine delle operazioni.
Le indagini della squadra mobile della Questura di Ragusa avrebbero fatto emergere che “all’interno dell’associazione criminale vi fosse l’obiettivo dell’eliminazione fisica di un elenco di persone che hanno collaborato con la giustizia e che sono in atto presenti a Vittoria, compreso Di Martino, e ciò – nell’ipotesi investigativa – con scopi di vendetta e al fine di consolidare il controllo esclusivo di tutti gli affari illeciti di interesse dell’organizzazione criminale su Vittoria e sull’intera provincia”. L’inchiesta ha anche fatto “luce sulla disponibilità di un numero considerevole di armi, anche da guerra, e sul possibile utilizzo da parte degli associati” per “portare a termine il disegno criminoso dell’organizzazione e acquisire il controllo di attività economiche cittadine attraverso attività estorsive a numerosi imprenditori e commercianti”. A riscontro di questa tesi uno dei fermati è stato trovato in possesso un revolver 357 magnum con matricola abrasa e carica del relativo munizionamento.
I tre indagati sono stati condotti nella casa circondariale di Bicocca, a Catania