• 22 Novembre 2024 9:23

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

di FraPè – Era il 14 febbraio quando a San Fratello la terra si squarciò come il velo del tempio del tempio in un Venerdì Santo di 2023 anni fa. Scuole, chiesa, case squarciate come il cuore dei sanfratellani che hanno visto i propri sacrifici sotto un cumulo di macerie. La frana ha colpito al cuore dell’antico borgo nebroideo, ed ancora oggi, anche se resistendo con tenacia e senso di appartenenza alle proprie radici, San Fratello paga le conseguenze di quel San Valentino di 13 anni fa.

Ma in tutto quel trambusto e smottamento non soltanto strutturale ma interiore, una statua di Padre Pio nello spiazzale della Parocchia di San Nicolò rimase intatta, ferma come una sentinella che deve proteggere le mura della città. Ferma, immobile, spostato solo per costruire l’anfiteatro, per poi ritornare al suo posto di “sorveglianza speciale”.

san-fratello-frana-300x225 La SentinellaQuel giorno quella statua che non è semplicemente una statua, ma è il ricordo di un uomo che ha saputo vivere una relazione d’amore con Cristo Gesù e che intercede per chi dopo 13 anni le stimmate le porta ancora nel cuore, ha raccolto i pianti, lo sfogo, le amarezze di un popolo che per la terza volta nella storia era costretta ad abbandonare la propria casa rasa al suolo insieme ai sacrifici di una vita.

Sta ancora li Padre Pio, come la sentinella di cui ci parla il Profeta Isaia. E sembra che ancora oggi ogni passante chieda: “Shomèr ma mi-ilailah” “Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte?”. Quella notte fredda di un San Valentino che rimarrà impresso nel cuore di chi ancora si porta le ferite. Quella oscurità della notte che i sanfratellani stanno cercando di illuminare dando vita ad iniziative legate alla tradizione, alla fede, alla cultura di un antico popolo citato anche da Cicerone.

Ma ancora non è del tutto giorno e ci domandiamo ancora alla Sentinella: “Quanto resta della notte? E la La sentinella risponde: “Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite!”.

Una conversione che chiama un popolo sempre fedele a Cristo che deve camminare nella strada della comunione, dell’unità, della fede a capire che l’altro è mio fratello e mia sorella, è l’ala di riserva per volare più in alto. Un popolo quello Sanfratellano abituato al freddo della notte e che pazientemente sa aspettare la luce di un’alba nuova.

La Sentinella accompagnata da un’altra Sentinella San Benedetto da San Fratello prezioso dono non solo per ogni sanfratellano ma per la Chiesa intera, e li a ricordarci che dopo le tenebre obbligatoriamente sorgerà la luce di un nuovo mattino.

Buon San Valentino ad ogni sanfratellano e ad ogni innamorato della propria terra e delle proprie radici!