• 22 Novembre 2024 4:50

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello  Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Mercoledì della V settimana di Quaresima

Lettura: Dn 3,14-20.46-50.91-92.95; Salmo (Dn 3,52-56); Vangelo Gv 8,31-42

Riflessione biblica

“Se rimanete nella mia parola, sarete miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,21-30). Per noi cristiani, la parola è Gesù, la parola vivente di Dio, “che si fece carne, piena di grazia e verità” (Gv 1,14). Chi accoglie Gesù e rimane in lui è suo vero discepolo, figlio di Dio (Gv 1,12-13). “Se rimanete nella mia parola”: è esigenza fondamentale della vita cristiana, perché la Parola è Gesù: “Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me” (Gv 15,4-5). La sua parola è linfa vitale, da cui sgorgano “verità e grazia”, “spirito e vita” (Gv 6,63): “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo” (Gv 1,16-17). “Conoscerete la verità”: perché lo Spirito ci guiderà alla conoscenza di Gesù e della verità che è in lui: “lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future” (Gv 16,13). “E la verità vi farà liberi”: guidati dallo Spirito di Gesù, la parola sarà dentro di noi e ci condurrà alla verità su noi stessi, sul mondo che ci circonda e sulla nostra relazione intima con Dio e con i fratelli. Ascoltare la parola e accogliere la parola di Gesù è necessario, ma se essa non penetra nel nostro cuore e non aderiamo ad essa con tutte le nostre forze fino a divenire vita vissuta nell’amore, non possiamo essere veri e liberi: “Agendo secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a lui, che è il capo, Cristo” (Ef 4,15).

Lettura esistenziale

“Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscere la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8, 31s). Nel brano del Vangelo odierno, Gesù si rivela come il Figlio di Dio Padre, il Salvatore, l’unico che può mostrare la verità e dare la vera libertà. In Lui troviamo la verità su Dio e sull’uomo. Egli ci aiuta a sconfiggere i nostri egoismi, ad uscire dalle nostre ambizioni e a vincere ciò che ci opprime. Cristo è la vera misura dell’uomo, in Lui si trova la forza necessaria per affrontare ogni prova, Egli è la Via, la Verità e la Vita. In Lui troviamo la piena libertà, la luce per capire in profondità la realtà e trasformarla con il potere rinnovatore dell’amore. La libertà che Dio vuole donarci, è quella di figli. Egli ci insegna a guardare il mondo, l’altro e noi stessi con i suoi stessi occhi, cioè con gli occhi dell’amore e della misericordia. È l’accoglienza della Parola di Dio che ci rende liberi, facendoci conoscere la verità su noi stessi e su Dio. L’incontro con la Parola per un cristiano non è mai un’esperienza intellettuale ma un’esperienza esistenziale. L’invito di Gesù a rimanere nella sua Parola, possa oggi farci prendere la risoluzione di nutrirci quotidianamente di essa. Una persona innamorata che riceve un messaggio dall’amato\a, lo legge continuamente, lo impara a memoria, lo gusta ripetendolo nella mente e serbandolo nel cuore. Non dobbiamo molto di più fare noi nei confronti della Parola di Dio che è la “Lettera d’amore” che Dio ha scritto per noi?