La misericordia del Padre

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Lunedì della II settimana di Quaresima

Letture: Dn 9,4-10; Sal 78; Lc 6,36-38

Riflessione biblica

“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36-38). Interessante! Il cristiano deve essere “perfetto come il Padre celeste” (Mt 5,48) e tale perfezione si realizza nell’essere “misericordiosi come lui” (Lc 6,36). Il punto di riferimento è “il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà, che conserva il suo amore per mille generazioni, che perdona la colpa, la trasgressione e il peccato” (Es 34,6-7). Non è il Dio dei filosofi, astratto e poco interessato alle vicende umane: “Dio sta in alto e noi quaggiù. Lui si gode il suo cielo e noi cerchiamo il nostro godimento quaggiù” (Epicuro). No! Il nostro “Dio è amore, e chi rimane nell’amore rimane in Dio e Dio rimane in lui” (1Gv 4,16). gesu-17-228x300 La misericordia del PadreDi più: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). Così, bisogna partire dell’amore di Dio, per somigliare a lui nel fare il bene, persino ai nemici: “Fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi” (Lc 6,35). Quattro comportamenti di vita ci vengono chiesti: ed essi non vanno interpretati secondo la logica della tolleranza, ma secondo la logica della gratuità dell’amore divino. “Non giudicate”: non proibisce il discernimento tra il bene e il male: “Non giudicate secondo le apparenze; giudicate con giusto giudizio!” (Gv 7,24); ci invita non solo a non criticare, ma ad amare il fratello e curare con misericordia le sue fragilità: “Ciascuno di noi cerchi di piacere al prossimo nel bene, per edificarlo. E il Dio della perseveranza e della consolazione ci conceda di avere gli uni verso gli altri gli stessi sentimenti sull’esempio di Cristo Gesù” (Rom 15,2.5)Non condannate”: “La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.” (Rom 5,8). Perdonate”: “Perdona l’offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati” (Sir 34,23). “Date”: la misericordia si fa solidale con il fratello bisognoso, vede in essi Gesù affamato, assetato, ignudo, malato, carcerato (Mt 25,40). Non diamo qualcosa, ma, come Gesù, tutto noi stessi.

Lettura esistenziale

“Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6, 36). Non si tratta di uno slogan ad effetto, ma di un impegno di vita. Gesù chiede ai suoi discepoli di essere sacramento della misericordia di Dio nel mondo, in ogni tempo e verso tutta l’umanità.

Per comprendere bene questa espressione, accostiamola con quella parallela del Vangelo di Matteo, dove Gesù dice: “Voi dunque siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (5,48). Nel cosiddetto discorso della montagna, che si apre con le Beatitudini, il Signore insegna che la perfezione consiste nell’amore, compimento di tutti i precetti della Legge. In questa stessa prospettiva, san Luca esplicita che la perfezione è l’amore misericordioso: essere perfetti equivale ad essere misericordiosi.

Se guardiamo la storia della salvezza, vediamo che tutta la rivelazione di Dio è un incessante e instancabile amore per gli uomini: Dio è come un padre o come una madre che ama di insondabile amore e riversa questo amore con abbondanza su ogni creatura. La morte di Gesù in croce è il culmine dell’amore di Dio per l’uomo.

La misericordia si esprime, anzitutto, nel perdono. Il perdono infatti è il ​​pilastro che regge la vita della comunità cristiana, perché in esso si mostra la gratuità dell’amore con cui Dio ci ha amati per primo. La seconda espressione della misericordia è il dono di sé gratuito e generoso. Con la misura dell’amore che diamo, siamo noi stessi a decidere come saremo giudicati.

Exit mobile version