• 22 Novembre 2024 3:03

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

La Diocesi di Noto ricorda il Vescovo Mons. Nicolosi nel X° anniversario della morte

La Chiesa non è opera di singoli, la Chiesa è comunione, è sinodo…
Sono molti che ancora ricordano Mons. Salvatore Nicolosi, si sta anche preparando un libro che riscostruisca un episcopato di ben 28 anni volto ad attuare il Concilio Vaticano II nella nostra Chiesa. Con al centro le “cose essenziali della fede” (Parola, eucaristia, fraternità, poveri), fonte di comunione e di missione intesa come “irradiazione” del Vangelo – così lui amava dire. Ha per questo aiutato le singole comunità al rinnovamento con la sua presenza discreta e attenta e poi con la sua lunga e attenta visita pastorale; ed ha impegnato tutta la comunità diocesana in un continuo aggiornamento teologico pastorale. Fino a convocare il sinodo diocesano sul tema “Riscoprire Gesù lungo le nostre strade”, celebrato con attiva e significativa partecipazione di tutte le componenti del popolo di Dio. Suonano come un grande testamento pastorale alcune sue forti convinzioni trasmesse nella “lettera che accompagna le decisioni sinodali”:
• È la sostanza del Vangelo che dobbiamo riscoprire nella sua integrità e nella sua freschezza sorgiva. È questo l’aggiornamento voluto dal papa Giovanni XXIII e che il Concilio Vaticano II ha indicato a tutta la Chiesa, perché si facesse “un balzo innanzi” nella penetrazione della dottrina cristiana a vantaggio del cammino degli uomini verso la riconciliazione perfetta, a edificazione di una Chiesa che fosse “come segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (Lumen gentium 4)
• La Chiesa non è opera di singoli, fossero pure grandi santi. La Chiesa è comunione, e quindi cammino comune, “sinodo”, nella sua stessa essenza. Ogni gesto ecclesiale deve quindi nascere nel rispetto e nell’ascolto fraterno, nel confronto sincero e leale, nell’attenzione e nel servizio ai più piccoli, nella magnanimità verso i limiti e le necessità dei più deboli.
• Ogni gesto della fede è misurato dalla carità, che non può che iniziare da quanti sono più bisognosi del nostro affetto. Per questo il cuore delle decisioni sinodali è il capitolo sulla buona novella annunciata ai poveri. Questa buona novella annunciata ai poveri fu il cuore stesso del messaggio di Gesù lungo le strade della Palestina. Essa deve costituire ancora il cuore pulsante della nostra testimonianza lungo le nostre strade. Solo così raggiungeremo “la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo” (cfr. II Cr 4,2). È la gloria che rifulse soprattutto sul volto di Cristo ricoperto degli sputi del disprezzo e ferito dalla violenza degli uomini. È questo il volto che noi ancora oggi siamo chiamati a scoprire e baciare con gli stessi sentimenti con cui Francesco baciò il lebbroso.
La comunità diocesana è invitata a partecipare all’Eucaristia che sarà celebrata in sua memoria, mercoledì 10 gennaio 2024, alle ore 18, nella Basilica Cattedrale di San Nicolò in Noto