“La cattiveria umana non conosce limiti!” inizia così la nota dei parroci di Gangi, la cittadina delle Madonie dove qualche giorno fa ha subito danni incalcolabili a causa di un incendio che si è poi propagato anche in altri comuni.
Don Giuseppe Amato e Don Saverio Martina che si stanno prodigando per aiutare gli abitanti gangitani con una raccolta fondi si associano al grido di dolore e di disperazione di tanti concittadini che hanno visto distruggere dalle fiamme dell’incendio il frutto di tanta fatica e di tanto lavoro.
“Un colpo inflitto ancora una volta alla Creazione e alla Natura in maniera premeditata, sfruttando il favore delle giornate eccessivamente calde e lo spirare di venti sostenuti!- scrivono i sacerdoti- Ci chiediamo: chi e perché può gioire di fronte a così grande sofferenza, dolore e a tanta distruzione?
Saremmo, ancor più, meravigliati se questi criminali senza un minimo di pentimento si facessero chiamare ancora cristiani o se prendessero parte a qualsiasi forma di manifestazione di fede, fosse pure una semplice processione”.
“Con quale animo si può lodare Dio e i suoi Santi e poi distruggere quanto di bello e di buono ha creato? Con quale animo ci si può accostare alla Comunione Sacramentale? Come ci si potrebbe dichiarare devoti dello Spirito Santo e poi distruggere lo stesso Spirito che abita in tutta la Creazione, che la vivifica e la rende sempre più riflesso della bellezza di Dio?”
“Di fronte a tale ipocrisia possiamo solo sperare nel giudizio di Dio, un giudizio a cui prima o poi tutti dovremo sottoporci e che ci interpellerà se siamo stati buoni custodi di quanto Egli ha messo nelle nostre mani.- aggiungono don Giuseppe e don Saverio. “Siamo vicini alle Istituzioni civili e alle Forze dell’Ordine che oggi pomeriggio hanno coordinato i lavori di soccorso, ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, ai lavoratori forestali e ai tanti volontari che si sono fatti prossimi di amici, vicini, di casa, conoscenti per dare una mano e mettere al sicuro il salvabile”.
Solidali con gli abitanti dei comuni limitrofi continuano: “Estendiamo, inoltre la nostra solidarietà alle Comunità di San Mauro Castelverde, Geraci Siculo e Castel di Lucio.
Confidiamo che un giorno la Giustizia possa fare il suo corso e che i responsabili vengano adeguatamente puniti e possano risarcire il territorio dei danni causati. Alle Istituzioni Regionali e Nazionali chiediamo di sostenere con adeguati incentivi le Aziende che, già provate dalla crisi causata dalla pandemia, vivevano situazioni di notevole sofferenza e che, per gli incendi, potrebbero definitivamente chiudere con un danno economico e sociale al territorio non indifferente”.
“Al Signore e ai suoi Santi chiediamo la forza e il sostegno della fede per poter guardare al futuro con occhi di speranza, certi che anche nella prova non siamo mai soli, ma che è il suo Spirito che ci aiuterà a risorgere dalle ceneri e darà vita nuova alle nostre ossa inaridite”. Concludono i Parroci