• 21 Novembre 2024 23:25

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Martedì della II settimana di Pasqua

Letture: At 4,32-37; Sal 92; Gv 3,7-15

Riflessione biblica

“Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito” (Gv 3,7-15). Suggestiva l’immagine del vento che soffia dove vuole, ma ancora di più l’insegnamento sullo Spirito che ci fa nascere a vita nuova e ci fa agire nella libertà dei figli di Dio, perché “dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà” (2Cor 3,17). E, sotto l’azione dello Spirito, avviene il nostro “rinascere dall’alto”: “Noi tutti, infatti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore” (2Cor 3,18). Tale azione dello Spirito in noi non avviene in un solo momento, quasi per tocco magico, ma avviene progressivamente: “l’uomo interiore si rinnova di giorno in giorno” (2Cor 4,16). espirito-santo--300x158 Il vento soffia dove vuoleLo Spirito soffia nei nostri cuori: il suo “vento” dirada le tenebre dell’egoismo e il suo “soffio” potente è “fuoco d’amore” che ci fa seguire l’esempio di Gesù. Allora, si avvererà in noi un cammino di gloria e di trasformazione interiore: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati li ha anche glorificati” (Rom 8,28-30). Nati dallo Spirito, non viviamo più secondo il nostro egoismo che ci rende schiavi, ma liberi nell’amore: “Voi, fratelli e sorelle, siete stati chiamati a libertà, solo che questa libertà non divenga un pretesto per la carne; mediante l’amore siate invece a servizio gli uni degli altri” (Gal 5,13).

Lettura esistenziale

Crocifisso-300x169 Il vento soffia dove vuole“Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna” (Gv 3, 14s). Cristo crocifisso è il segno tangibile della Misericordia di Dio. Chiunque ricorre a Lui con il desiderio e la fede di essere salvato, sarà giustificato. È necessario però avere la consapevolezza di essere bisognosi di salvezza.

Commenta sant’Agostino: «Il medico, per quanto dipende da lui, viene per guarire il malato. Se uno non sta alle regole del medico, si rovina da solo. Il Salvatore è venuto nel mondo … Se tu non vuoi essere salvato da lui, ti giudicherai da te stesso». Dunque, se infinito è l’amore misericordioso di Dio, che è arrivato al punto di dare il suo unico Figlio in riscatto della nostra vita, grande è anche la nostra responsabilità: ciascuno, infatti, deve riconoscere di essere malato, per poter essere guarito; ciascuno deve confessare il proprio peccato, perché il perdono di Dio, già donato sulla Croce, possa avere effetto nel suo cuore e nella sua vita. Scrive ancora sant’Agostino: «Dio condanna i tuoi peccati; e se anche tu li condanni, ti unisci a Dio … Quando comincia a dispiacerti ciò che hai fatto, allora cominciano le tue opere buone, perché condanni le tue opere cattive. Le opere buone cominciano con il riconoscimento delle opere cattive».

Ciascuno di noi, purtroppo, fa la triste esperienza del peccato e, nonostante i buoni propositi, sperimentiamo fragilità, cadute, debolezze, smarrimenti, deviazioni, mentre al contempo nel profondo del nostro essere aneliamo alla pienezza del bene.

È importante perciò accostarsi con regolarità al Sacramento della Penitenza, per ricevere il perdono del Signore, insieme alla grazia e alla fortezza di combattere le inclinazioni al male, intensificando il nostro cammino di conversione.