di FraPè – Oggi a celebrare l’Eucarestia e a far visita a Fratel Biagio Conte che ieri domenica 8 Gennaio ha voluto partecipare alla Santa Messa portato su una lettiga, alcuni rappresentanti delle vari Ordini religiosi e Congregazioni presenti nell’arcidiocesi di Palermo.
Tra i presenti un gruppetto di Frati Minori che svolgono il loro servizio pastorale nei Conventi di Santa Maria di Gesù, San Giovanni Battista e Sant’Antonino a Palermo e la Fraternità di Bagheria che si occupa anche dei frati anziani e ammalati. L’Eucarestia è stata presieduta da Fra Gaetano Morreale Vicario Episcopale per la Vita Consacrata dell’arcidiocesi guidata da Mons. Lorefice.
Presente il direttore dell’Infermeria provinciale dei Frati Minori di Sicilia Fra Giuseppe Arrigo che nella pagina Fb dell’infermeria racconta l’esperienza vissuta oggi presso la Missione Speranza e Carità di via Decollati.
“Ci siamo radunati lì su invito dei responsabili della vita Consacrata della Diocesi di Palermo. A questo invito hanno corrisposto alcuni rappresentanti delle famiglie religiose per stare vicini al caro Biagio e ai fratelli e alle sorelle della Missione e lo abbiamo fatto pregando per lui, con loro e per loro.– scrive Fra Giuseppe – Arrivati abbiamo subito notato che la missione anche secondo il volere di Biagio sta andando avanti per assicurare l’accoglienza ai poveri e un pasto caldo a chi non ne ha, ma di certo con le condizioni di Biagio così c’è tanto silenzio e dispiacere.
Insieme con dei fedeli che pazientemente aspettano dietro una recinzione, abbiamo celebrato la Santa Messa all’interno del giardinetto chiamato “eremo della missione” adiacente alla stanza che fa da infermeria e dove attualmente vi si trova Biagio”.
“Entrati, disteso su di un letto, circondato dalle sue persone amate, abbiamo visto: un fratello che sa accogliere la sofferenza in silenzio; una vita e un corpo che pian piano come un cero eucaristico si sta sciogliendo interamente per il suo Signore, con la certezza però che lui è un cero pasquale, cero di resurrezione e gloria, perché Biagio va incontro a questa gloria che per lui splenderà di una luce unica e vera”.
“Nonostante la nostra consapevolezza – prosegue il frate – di ciò che la sofferenza di Biagio sta causando all’ interno del suo corpo invaso dal tumore, guardarlo da serenità, ti ricarica, fa spegnere tutto quello che attorno a te fa rumore o che fino a poco tempo fa ti ha preoccupato, e ti metti in atteggiamento di preghiera e di ringraziamento. Preghi per lui, e ringrazi il Datore di ogni bene per tutto quello che ha donato a Biagio e attraverso lui a tanti. Guardandolo assopito il pensiero va altrove. Ricordi il suo sorriso rivolto sempre verso tutti, pensi a quei momenti che lo hai incontrato a Palermo o in altri posti, alle parole da lui pronunciate, ai digiuni offerti al Padre, al suo scioperare per ottenere qualcosa mai per sé stesso ma per gli altri, alla sua testimonianza di vita e di fede, al suo amore per i poveri e per la Chiesa intera, specialmente per quella di Palermo”.
Fra Giuseppe continua con il racconto della visita odierna come un fiume in piena cercando di far vivere a chi lo legge l’esperienza forte con chi ha saputo donare la sua vita a Cristo Signore toccando la vera carne di Cristo, i poveri, gli immigrati, ogni uomo e ogni donna bisognosa di un sorriso o di una carezza: “Vedendo oggi i suoi occhi semi chiusi pensi a quanta grazia di Dio hanno visto quegli occhioni stupendi per colore e profondi per bontà, che mai potremmo dimenticare. Vederlo a letto coperto per ripararlo dagli spifferi di vento o dal freddo, ti fa pensare che viene scaldato da tanto calore umano, spirituale e familiare. Vedere il suo respiro e i suoi battiti, vorremmo tutti che mai smettessero”.
“Ognuno di noi ha bisogno di Biagio. – afferma il francescano che aggiunge – La Missione ha bisogno di Biagio. Una cosa è certa, che lui ci è stato, c’è e sarà, anche con modalità diverse nel tempo passato, nel presente oggi, nel futuro domani”.
Poi il direttore dell’Infermeria dei Frati Minori conclude il suo racconto coinvolgente: “Oggi abbiamo visto, toccato e salutato un SANTO e il nostro cuore è tornato a casa più sereno, e che in un modo o nell’altro o qui mentre è ancora in terra e un domani dal cielo, lui veglierà su di noi.
Grazie amato Biagio. La tua gente, i tuoi poveri, i tuoi confratelli e consorelle, il tuo Don Pino, i tuoi frati e tutti i popoli non ti dimenticheremo mai, mai, mai.
Veglia su noi, prega per noi e per la Conversazione di un mondo che tu hai spesso richiamato.
Grazie a te per averci fatto vedere Gesù, sempre e ovunque, e una volta visto siamo rimasti aggrappati a Lui.
Ti vogliamo un mondo di bene e nel Signore Gesù nostra speranza continuiamo ad amarti”.