Il Capitolo provinciale della Provincia Francescana Sait Beoît l’Africain del Congo ha rieletto Fr. André Murhabale come Ministro Provinciale e ha eletto Vicario provinciale Fr. José Nzau; il Definitorio provinciale è composto da Fr. Marie Pascal Rushura, Fr. Godefroid Ilunga, Fr. Clément Mututa e Fr. Arsène Ulrich.
La Provincia dei Frati Minori del Congo è dedicata a San Benedetto il Moro, conosciuto in tutta l’America Latina come san Benito da Palermo. Questo santo di origine africana è nato a San Fratello in Sicilia nel 1524. Entrò tra i Frati Minori di Palermo e morì nel 1589. I Frati Minori del Congo hanno dedicato a lui la loro Provincia religiosa chiamandola appunto Sait Beoît l’Africain del Congo .
Parlando a margine del Capitolo che è iniziato lo scorso 8 agosto e termina sabato 13, a Kolwezi, Fr. André ha detto: “Con il nuovo governo, ci sforzeremo di portare avanti il programma affidato a noi dai capitolari, specialmente nel campo della formazione iniziale dei giovani che abbracciano la nostra forma di vita”. E per rispondere alle richieste del mondo di oggi, Fr. André ha presentato il progetto di apertura di una università francescana: “Una delle sfide che dobbiamo affrontare
attualmente è quella di dare inizio a una nuova università dei frati da aprire a ottobre prossimo a Kolwezi, per rispondere con efficacia alle richieste del mondo di oggi”.
Il frate ha anche espresso inquietudine per la guerra nel Nord Kivu che ha causato tanti morti e ancora costringe decine di migliaia di persone a lasciare le proprie case. “Dovremmo lavorare per rinforzare la comunione fraterna, rinforzare le nostre fraternità, per riuscire a essere veri testimoni di fratellanza di coesione e pace, in un Congo lacerato dalle divisioni e guerre. Il mio pensiero va ai frati che con coraggio, lavorano nelle nostre comunità nel nord Kivu dove negli ultimi mesi sono aumentati gruppi armati, insicurezza, uccisioni di massa”.
La presenza francescana in Congo risale al 1920, quando vari missionari francescani di nazionalità e origini diverse – belgi, croati, americani, polacchi – aprirono delle missioni, dando così inizio alla vita francescana nel Paese più grande dell’Africa.