Successo, applausi assordanti, e accoglienza memorabile per Riccardo Muti sul podio del Teatro Massimo di Palermo per il tanto atteso “Don Giovanni” di Mozart, dopo una “prima” saltata per lo sciopero nazionale. Subito nell’ouverture, il maestro pone l’accento sulla solennità, e restituisce un suono espressivo, lieve, con quella leggerezza che tanto amava il genio salisburghese, tutto diventa riflessivo, quasi intimistico.
Tutti i personaggi, compreso la Zerlina di Francesca Di Sauro e il Masetto di Leon Kosavic, sono come marionette che ruotano attorno all’unico protagonista che è libero dai lacci e dai fili che li inchiodano a un destino, Don Giovanni. Lui sceglie l’omicidio, la sopraffazione e la falsità e decide da solo il suo destino, come se lui solo possedesse il libero arbitrio. Si replica fino al 2 novembre.