• 21 Novembre 2024 22:00

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Nei giorni 4-8 luglio 2023, presso il Centro spirituale francescano di Kabgayi, cittadina a circa 50 km da Kigali, capitale del Rwanda, è stato organizzato un seminario sulla promozione di GPIC (Giustizia, Pace e Integrità del Creato) per ogni creatura, organizzato da Fra Jean Eric Mutabazi, OFM, animatore provinciale GPIC nella Provincia di San Francesco in Africa, Madagascar e Mauritius.

In questa terra dalle mille colline, il workshop ha coinvolto 24 partecipanti di 6 paesi (Tanzania, Uganda, Zambia, Malawi, Burundi, Rwanda), provenienti da diverse realtà: Gioventù Francescana, Francescani secolari, religiosi francescani, i membri del Movimento Laudato Si’ in Africa, e gli animatori GPIC dell’Ordine in questi stati. In qualità di rappresentante dell’Ufficio GPIC della Curia Generale di Roma, anche Fr. Taucen Girsang, OFM ha partecipato all’evento e ha trasmesso l’essenza e la missione di GPIC.

GPIC come stile di vita francescano
Fra Taucen ha sollevato la consapevolezza di GPIC come valore trasversale, dimensione fondamentale del carisma, della spiritualità e dello stile di vita francescani. Ha sostenuto che GPIC, il DNA del francescano, non deve essere considerato un lavoro in più, un optional, un servizio per pochi frati interessati. Ha incoraggiato i partecipanti a rendersi conto che GPIC deve incarnarsi in ogni singolo francescano, perché è un’identità per tutti i francescani, giovani, religiosi e secolari. Su questa base, ogni francescano è responsabile di rendere GPIC più visibile nella realtà sociale. Inoltre, nel bel mezzo della condivisione, alcuni partecipanti hanno posto domande interessanti su come implementiamo GPIC come nostro stile di vita oggi.

Il piano concreto di GPIC
Dopo un breve confronto in gruppi divisi per Paese per conoscere meglio la realtà sociale (Rwanda, Tanzania, Uganda, Burundi, Zambia e Malawi), ogni frate animatore locale del proprio Paese si è riunito e ha presentato il piano di lavoro GPIC 2023-2025 per la loro provincia. Sono stati accolti alcuni progetti concreti, come la pastorale per i bambini di strada, la visita ai carcerati, la difesa dei diritti delle donne e dei bambini, la visita ai campi profughi, fare animazione GPIC nelle scuole, incoraggiare i giovani francescani, costruire una più stretta collaborazione tra le famiglie francescane. Attraverso queste attività, gli animatori locali faranno piccoli passi senza spingersi a fare qualcosa al di là delle loro capacità.

Statuti speciali per GPIC nella Provincia
La necessità di uno statuto speciale per GPIC nella Provincia è un fatto ragionevole. Considerando GPIC come un ufficio e uno stile di vita, la natura e lo scopo dell’Ufficio GPIC così come la sua organizzazione e come la Provincia finanzierebbe queste attività sono stati oggetto di dialogo tra l’animatore provinciale GPIC, Fr. Jean Eric Mutabazi, e il suo co-animatore per Rwanda, Uganda, Burundi, Zambia e Malawi e Tanzania. Con l’aiuto di Fr. Taucen, si è convenuto che il modello degli Statuti speciali GPIC dell’Ufficio GPIC di Roma può essere applicato nella Provincia tenendo conto della situazione contestuale in ogni paese in cui lavorano gli animatori.

La Gioventù Francescana per la Giustizia Ambientale
La sessione successiva è stata una presentazione sulla Laudato Si’, l’enciclica di Papa Francesco del 2015, guidata da Steeven Kezamutima, coordinatore del Movimento Laudato Si’ in Africa. Ha invitato i partecipanti, in particolare la Gioventù Francescana, a guardare a ciò che sta accadendo nella nostra casa comune. La consapevolezza dei problemi di degrado ambientale, come rifiuti di plastica e bottiglie, deforestazione, fertilizzanti chimici, disastri naturali, siccità estrema, fast food, è stata discussa in modo approfondito. “Dopo aver rilevato questi problemi, cosa facciamo?”, ha chiesto. Ha poi concluso che tutti hanno contribuito alle grida della madre terra, perciò la conversione ambientale deve essere personale, comunitaria, sociale e impegnata. Ha aggiunto che i francescani non smetteranno mai di fare campagna per la giustizia ambientale. Alla fine della sua sessione, Steeven si è preso del tempo per guardare insieme il film The Letter, seguito da una discussione sulla mobilitazione delle risorse per i giovani.
In seguito, un frate che si dedica alla promozione umana nella scuola francescana di Kivumu-Kabgayi, Fra Emmanuel Buber, OFM, ha spiegato come i giovani e gli studenti dovrebbero prendersi cura dell’ambiente con gesti semplici, come, non usare la plastica, pulire la stanza, non sprecare il cibo, non far abbattere gli alberi.

GPIC e diritti umani
Fra Jean Eric ha dedicato una giornata del workshop di cinque giorni alla visita di un lago per un momento di unione, alla valutazione e alla consegna dei certificati ai partecipanti. Ha anche ricordato loro che gli umani fanno parte della Madre Terra e dovrebbero rispettarsi a vicenda. Mentre si godeva il fantastico panorama con buon cibo e bevande durante il pranzo, in una imbarcazione sul lago, cantando e ballando durante il viaggio, c’era spazio anche per delle spiegazioni da parte di Steeven sui Diritti Umani quali il diritto al cibo, all’acqua, alla vita, alla casa, alla salute, alla libertà di espressione, all’accesso all’istruzione, alla libera scelta. Questo era ovviamente inteso affinché i partecipanti capissero che la violazione di altri diritti porterà sempre all’ingiustizia e distruggerà la pace.

Il culmine del seminario è stato vedere ogni giorno più forte il legame di fraternità tra i partecipanti, che hanno dichiarato che la vita francescana è non avere nulla, ma godere di tutto. Tutti si sono impegnati attivamente a rendere GPIC come stile di vita più visibile in Africa.
Per concludere il laboratorio dopo la Messa, mentre si cantava Laudato si’ o mi Signore, è stato piantato un albero di mango come segno del loro impegno.