Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
Santi Arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele
Letture: Dn 7,9-10.13-14; Sal 137; Gv 1,47-51
Riflessione biblica
“Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo” (Gv 1,47-51). Immagine piena di vita e di luce: Gesù ci apre alla vita di Dio e ci illumina di verità e grazia: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1,4-5). “Gli angeli di Dio”: “in Gesù furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potenze” (Col 1,16), le schiere angeliche che obbediscono a Dio e sono al suo servizio per la nostra salvezza. Gli angeli, infatti, hanno il compito di custodirci e guidarci. Michele ci protegge dalla superbia e ci ricorda che nessuno è uguale a Dio: “Sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo” (Dan 12,1) e combatterà accanto a noi: “Scoppiò una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e Satana e che seduce tutta la terra” (Ap 12,7-10). Gabriele, “fortezza di Dio”, è l’interprete di Dio: “Mentre io, Daniele, consideravo la visione, intesi la voce di un uomo, che gridava: «Gabriele, spiega a lui la visione» (Dan 8,16), ma è anche il suo messaggero: “Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria” (Lc 1,26-27). Raffaele, “medicina di Dio”, ci custodisce dal male: “Uscì Tobia in cerca di qualcuno pratico della strada, che lo accompagnasse nella Media. Uscì e si trovò davanti l’angelo Raffaele” (Tob 5,4). Egli non solo lo guidò, ma curò anche suo padre: “Raffaele disse a Tobia: «Io so che i suoi occhi si apriranno. Spalma il fiele del pesce sui suoi occhi e tuo padre riavrà la vista e vedrà la luce” (Tob 6,7-8). Affidiamoci ai Santi Arcangeli: essi ci faranno sentire vicini a Dio, ci faranno comprendere il mistero di Gesù e ci daranno i rimedi necessari per la nostra vita spirituale.
Lettura esistenziale
“In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo” (Gv 1, 51). Con questa immagine suggestiva che Gesù consegna a Natanaele, Egli si rivela come il nuovo Giacobbe. In Gesù diventa realtà il sogno del Patriarca, in cui egli vide poggiata accanto al suo capo la scala che raggiungeva il cielo e sulla quale salivano e scendevano gli Angeli di Dio. Cristo è il centro del mondo angelico. L’esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l’unanimità della Tradizione. Ma chi sono gli Angeli? S. Gregorio Magno scrive: “È da sapere che il termine «angelo» denota l’ufficio, non la natura. Quelli che recano annunzi ordinari sono detti angeli, quelli invece che annunziano i più grandi eventi sono chiamati arcangeli”. Gli angeli non hanno nomi particolari, che contraddistinguano le loro persone. Ma quando vengono a noi per qualche missione, prendono anche il nome dall’ufficio che esercitano. Così Michele significa: Chi è come Dio? Gabriele: Fortezza di Dio e Raffaele: Medicina di Dio. Dall’incarnazione all’ascensione, la vita del Verbo incarnato è circondata dall’adorazione e dal servizio degli angeli. Allo stesso modo Dio ha affidato ogni persona alla cura di un Angelo. Dal suo inizio fino all’ora della morte la vita umana è circondata dalla loro protezione. Per questo non dovremmo mai dimenticarci della presenza, accanto a noi, dell’Angelo Custode ed invocarne spesso l’aiuto con familiarità e devozione.