In questi giorni alcuni fratelli dell’Ordine dei Frati Minori stanno raggiungendo diverse realtà missionarie nel mondo, per un periodo di prova o per un impegno definitivo.
Nella Custodia dei Protomartiri del Marocco due fratelli sono oggi presenti per un periodo di esperienza, così da verificare un’eventuale vocazione a vivere tra le persone di quel popolo secondo la Regola e nello spirito del nostro carisma. Uno dei due frati è Fra Agatino Sicilia della Provincia dei Frati Minori di Sicilia, per anni Cappellano nei Carceri di Termini Imerese e Agrigento, ha svolto anche il servizio di Direttore dell’Infermeria dei Frati Minori prendendosi cura dei frati anziani e ammalati, è sempre stato vicino alle realtà ultime, attualmente di Fraternità nel Convento di Ravanusa, si è trasferito nel Convento di Rabat per un periodo di esperienza nella più antica missione francescana.
Fr. Mario Debattista, della Provincia dello Spirito Santo (Australia), raggiunge l’Africa, continente nel quale ha già vissuto e lavorato, precisamente come guardiano nella Fondazione “San Francesco d’Assisi” in Sudan e come formatore nella fraternità di Juba, in Sud Sudan.
Un segno bello di disponibilità che la Provincia di Australia offre, nonostante le sue forze ridotte, con una presenza importante per quella giovane Fondazione che sta partendo ancora una volta, e che presto accoglierà altri quattro missionari asiatici che si stanno preparando per condividerne la missione.
Altri due fratelli hanno raggiunto Cuba per un tempo di prova: anche questa presenza, ora affidata a una Provincia statunitense in collaborazione con la Conferenza Francescana Santa Maria di Guadalupe (Centro America e Messico), sta partendo di nuovo per essere un lievito evangelico in quel paese.
Infine, a febbraio, sarà inaugurata una nuova presenza francescana in Africa, in Botswana, grazie ai fratelli della Provincia dell’Immacolata Concezione in Polonia.
Grazie a questi fratelli che accettano di confrontarsi con la vocazione missionaria e auguri a tutti i frati dell’Ordine per ravvivare questo spirito missionario che è l’ossigeno della nostra vocazione.