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Frati Conventuali, gli auguri del Ministro Generale Fra Carlos Alberto Trovarelli

Carissimi, il Signore vi dia pace!

Si apre davanti a noi il cammino triennale (2023-2026) del Centenario francescano che ricorda gli 800 anni della Regola Bollata e del Natale di Greccio (2023), delle Stimmate (2024), del Cantico delle creature (2025), e della Pasqua di Francesco (2026).

Un percorso ricco e articolato che vedrà coinvolta la Famiglia francescana non soltanto nel celebrare le ricorrenze anniversarie appena richiamate, ma soprattutto – ed è il principale obiettivo del Centenario – nella riscoperta della spiritualità di comunione che accomuna tutti coloro che riconoscono in Francesco e Chiara d’Assisi una paternità spirituale. Tra i destinatari delle celebrazioni, infatti, vi sono tutte le componenti della Famiglia francescana a vari livelli.

Un vero percorso giubilare che, a partire dal nuovo anno, ci condurrà a ripercorrere non solo simbolicamente alcuni degli avvenimenti fondanti della nostra esperienza carismatica ma, come ben indicato nelle linee generali del centenario, ci offrirà un’occasione preziosa per ravvivare la ricchezza del nostro carisma con uno sguardo profetico verso il futuro.

Carissimi, nel rivolgervi il mio saluto natalizio vi chiedo vivamente di cogliere l’occasione dei cinque centenari che sono alle porte, affinché non sfiorino semplicemente la nostra vita, ma risveglino in noi l’amore per il nostro carisma.

Le proposte che, come Famiglia Francescana, abbiamo offerto (nuclei tematici e loro possibile sviluppo formativo e celebrativo), hanno proprio quest’ultimo scopo. Infatti, per citare ancora una volta le linee generali del centenario, siamo depositari di un bene che umanizza, che aiuta a condurre una vita nuova. Non c’è niente di meglio da trasmettere agli altri» (Evangelii gaudium 264).

Al fine di suscitare la miglior partecipazione possibile, si è pensato di proporre obiettivi e azioni per ogni tappa, in modo da permettere, in ogni contesto di vita, la celebrazione degli eventi. Invito a prendere visione delle linee guida, che si possono consultare anche sul sito del nostro Ordine in più lingue.

Il percorso centenario, partendo dalla memoria del Natale di Greccio (1223), ci invita a considerare non solo quale sia il posto che Gesù occupa nei nostri cuori, ma anche se lì ci sia posto per coloro con cui Egli ha voluto identificarsi. Ho voluto riportare queste indicazioni per esprimere l’auspicio che ogni nostra comunità si impegni a vedere diminuite le distanze, a favore di una ritrovata capacità di vita fraterna e condivisione.

Il Natale di quest’anno è sicuramente diverso dai precedenti, a causa dei disordini e delle violenze che feriscono il mondo. Proprio per questo ci è chiesto di tornare con San Francesco al senso autentico del presepe, nel quale ci viene mostrato Dio così come è entrato nel mondo, per provocarci a pensare alla nostra vita inserita in quella di Dio; il presepe ci invita a diventare discepoli, se si vuole raggiungere il senso ultimo della vita (cfr. Papa Francesco, Admirabile signum n. 8).

Carissimi, permettetemi di rivolgere un affettuoso augurio ai confratelli anziani o ammalati; ai frati che stanno attraversando momenti impegnativi e a coloro che dovranno affrontare scelte difficili.

Un augurio riconoscente ai tanti confratelli che senza risparmio spendono la vita a servizio degli altri nelle missioni, nelle parrocchie, nei santuari, nelle comunità più povere, nell’evangelizzazione, nell’accoglienza di profughi e migranti.

Porto nel cuore il vissuto di ciascuno di voi, collocandovi spiritualmente all’ingresso di quel santo presepe in cui, per singolare intuizione di san Francesco, tutti troviamo posto. A voi, alle vostre comunità, ai familiari e a tutti gli amici della nostra Famiglia francescana, l’augurio di un santo e sereno Natale, con i migliori auspici per l’anno nuovo.

Vi benedico nel Signore, Buon Natale e Buon Anno!

Fra Carlos Alberto Trovarelli
Ministro Generale

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