• 22 Novembre 2024 12:29

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Frate Francesco Patton: “Quante storie di bene e semi di fraternità in Terra Santa”

“Le storie di bene, i semi di fraternità in Terra Santa e Medio Oriente che ci chiede di raccontare il Papa? Mi viene in mente, in Siria, l’iniziativa per dare un nome e un futuro ai bambini di Aleppo rimasti senza padre per il conflitto, e che non potevano essere registrati. Grazie alla collaborazione tra il muftì, il vescovo e la nostra parrocchia francescana ci siamo riusciti”. Fra Francesco Patton, custode francescano di Terra Santa, parla così degli stimoli che Papa Francesco ha offerto ai religiosi della Custodia e ai direttori e redattori della rivista Terra Santa e degli altri media francescani, ricevuti in occasione dei cento anni del bimestrale pubblicato oggi in italiano, francese, inglese, portoghese, spagnolo e arabo.

Nella Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, il custode di Terra Santa ricorda anche che i giornalisti di Terra Santa hanno “consumato le suole delle scarpe”, come ha chiesto loro il Papa, per raccontare “le giornate che facciamo con la comunità ebraica di Ein Karem, o un’esperienza scolastica come il conservatorio di musica “Magnificat” a Gerusalemme, dove sono insieme professori e studenti ebrei, cristiani e musulmani”.

Il 6 gennaio a Betlemme, tutti i cristiani insieme nella grotta

E guardando al tema scelto proprio Consiglio delle Chiese del Medio Oriente per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, “In Oriente abbiamo visto apparire la sua stella e siamo venuti qui per onorarlo”, padre Patton parla del “simbolismo molto bello della stella”. Noi cattolici latini celebriamo l’Epifania il 6 gennaio, ci spiega , “e il pomeriggio del 6 gennaio gli orientali cominciano a celebrare il Natale. In quel giorno attorno alla mangiatoia nella quale Maria depose il Bambino Gesù, proprio lì si ritrovano praticamente tutte le Chiese dell’Oriente e dell’Occidente. Chi perché celebra l’Epifania e chi inizia a celebrare il Natale”. Così, conclude “anche in mezzo a un po’ di apparente confusione, attorno a quella grotta, c’è anche, molto sui generis, una specie di unità dei cristiani”.

(Fonte Vatican News – Alessandro Di Bussolo)