di FraPè – Volto teso ed emozionato quello di Fra Francesco La Porta conosciuto come Fra Fra. Il Frate Cappuccino dopo l’obbedienza ricevuta dal Ministro Provinciale dei Frati Minori Cappuccini di Sicilia, martedì 24 ottobre, così come si dice in gergo, ha preso “possesso” della Parrocchia Santa Maria di Pompei di Messina con il rito di insediamento come nuovo Parroco.
Per quel poco che conosciamo Fra Francesco, possiamo affermare che questa terminologia “ecclesiastica” non si addice a lui: riservato, silenzioso e riflessivo, amante del silenzio, delle relazioni autentiche, della preghiera e del servizio. Non ha manie di grandezza, non vuole nessun “possesso” e non vuole insidiarsi se non nei cuori dei parrocchiani per portali all’Unico e Sommo Bene, Cristo Gesù. Come Figlio di Francesco ama la minorità, la fraternità ed è attento alla custodia dei fratelli in maniera particolare i più fragili.
La Celebrazione dell’Eucarestia dove è stato dato il mandato di parroco a fra Francesco è stata presieduta dal Vescovo Ausiliare di Messina Mons. Cesare Di Pietro da sempre molto vicino alla Spiritualità Francescana.
Presenti alla celebrazione diversi Frati Cappuccini tra cui il ministro Provinciale Fra Pietro Giarracca e Fra Luigi Saladino già ex provinciale. Presenti i Frati Minori del vicino Santuario di Nostra Signora di Lourdes sito nel territorio parrocchiale di Santa Maria di Pompei. Presente anche il Vicario Foraneo Don Marco D’Arrigo e altri sacerdoti della diocesi di Messina.
La chiesa non esageratamente piena, ha accolto una delegazione di fedeli e amici di Fra Francesco provenienti dal suo paese di origine, Paternò. Massiccia la partecipazione degli Scout del Me13 che fanno parte integrante della Parrocchia ormai guidata da Fra Francesco. presenti gli altri gruppi Parrocchiali tra cui l’Ordine Francescano Secolare locale.
E’ stato anche salutato il vecchio parroco padre Giovanni Turrisi.
Non sarà impresa facile per il nuovo parroco: negli anni la Parrocchia dedicata alla Vergine di Pompei che è stata elevata anche a Santuario Diocesano, ha visto una diaspora di fedeli non indifferente. Serve urgentemente una nuova rievangelizzazione fondata sulla testimonianza di Carità, di Ascolto e di Accoglienza fraterna.
Siamo certi che Fra Francesco saprà farsi volere bene e con spirito di umiltà, di fraternità e con schiettezza e soprattutto con sincerità di cuore si farà aiutare a riparare la Casa amata dal Signore, che non è solo la struttura ma ogni uomo e donna che Fra Fra incrocerà nel suo cammino considerandoli tutti figli e fratelli.