A Lampedusa, sabato mattina l’hotspot di contrada Imbriacola accoglieva solo un migrante. Tutti gli altri erano stati traferiti come richiesto il giorno precedente dalla prefettura di Agrigento. Oggi invece, appena 48 ore dopo, il centro di prima accoglienza conta almeno 321 presenze, tra cui figurano anche 43 minori non accompagnati.
Gli ultimi sono arrivati stamattina all’alba dopo essere stati soccorsi dall’ong Sarah in acque internazionali: erano 19, a bordo di una nave di fortuna. Si tratta di siriani e palestinesi che avrebbero pagato 5mila dollari a testa per attraversare il Mediterraneo: un viaggio con partenza Tripoli, in Libia, e arrivo in Italia. Tra i migranti soccorsi e sbarcati sull’isola, un uomo di 43 anni, proveniente dalla Siria, ha avvertito un forte dolore al torace e – trasferito insieme a un familiare sulla motovedetta della guardia costiera – è stato portato a terra d’urgenza e poi trasferito dal molo al poliambulatorio di Lampedusa per indagare una sospetta trombosi alle gambe.
Sempre al largo di Lampedusa, sabato la motovedetta di Frontex ha recuperato 37 migranti, fra cui 9 donne e 3 minori, che viaggiavano su un gommone di 10 metri. Le persone – tutte originarie di Ciad, Etiopia, Nigeria, Senegal e Sudan – hanno spiegato di essere partite insieme da Zuara in Libia, pagando da mille a 1.500 dollari a testa. Ancora: nella notte tra sabato e domenica 70 migranti sono stati tratti in salvo da Aurora di Sea Watch, mentre nella giornata di ieri è toccato a 126 migranti che sono partiti da Sfax, in Tunisia, e hanno raggiunto le coste italiane a bordo di tre diverse imbarcazioni, di cui una piccola barca in vetroresina e un barchino di ferro di 7 metri. Tra i migranti 18 donne e altrettanti bambini originari di Tunisia, Ghana, Costa d’Avorio, Sudan, Somalia, Guinea e Camerun: avevano sborsato dai 1.500 ai 4mila denari per il loro viaggio della speranza. Un alto barcone carico di persone partite da Sabrata, in Libia, è stato infine soccorso dalle ong Aurora Sar e Trotamar III: la prima ha imbarcato 71 bengalesi, egiziani, eritrei, pakistani, siriani e sudanese mentre la seconda ne ha imbarcati 50. I 121 migranti si erano assicurati un posto sul barcone di 12 metri acquistando un biglietto pagando tra i 4 e i 5mila dollari.
Nonostante i numeri, la dichiarazione di ieri del ministro Matteo Piantedosi ieri fotografa una situazione diversa: «Non credo che gli arrivi dei migranti aumenteranno. Da tempo abbiamo mirato la nostra collaborazione non più sul solo contenimento delle partenze, con la fornitura di formazione e di dotazioni sulla terraferma o per i recuperi in mare, ma soprattutto sui rimpatri volontari assistiti. Proponiamo già in Libia o in Tunisia delle alternative a progetti migratori, riportando i migranti nei Paesi di origine e aiutandoli a reinserirsi grazie a consulenze ad personam, assistenza logistica e finanziaria. Nei primi sei mesi del 2024 sono stati quasi 8mila: 5.111 in Libia e 3.800 in Tunisia. I cali degli sbarchi degli ultimi mesi li ascrivo più a questo cambio di approccio che ai recuperi di persone in mare o alle azioni di contrasto di partenze che pure mettiamo in campo».