• 19 Ottobre 2024 12:22

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi

Beata Vergine Maria di Lourdes

Vangelo: Gv 2,1-11

Riflessione biblica

“La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà” (Gv 2,1-11). È l’invito di Maria, la collaboratrice di grazia, che ci aiuta nel nostro cammino di fede. Essa ci invita all’ascolto della parola di Gesù e a metterla in pratica con diligenza, prontezza e docilità. Diligenza: si ascolta la parola di Gesù con quell’amore che ci pone a contatto con lui, autore e perfezionatore della nostra vita di fede (Ebr 12,2); con quell’assiduità, che riempia la mente e il cuore di pace, di intelligenza e di sapienza, per comprenderla, gustarla e metterla in pratica con sovrabbondanza di amore. Prontezza: accostiamoci alla parola con spirito di credenti e prendiamo come modello Maria, che “custodiva le parole e gli avvenimenti della vita di Gesù e li meditava nel suo cuore” (Lc 2,19). Meditare: significa far penetrare la parola di Gesù nel nostro cuore, leggerla con continuità sia nei momenti di fervore di spirito come anche nei momenti di aridità spirituale, ma soprattutto lasciamola penetrare nel nostro cuore. Docilità: come Maria, pieni di Spirito Santo, “accogliamo con docilità la Parola che è stata piantata in noi e può portarci alla salvezza” (Gc 1,21). Ma soprattutto “lasciamoci trasformare rinnovando il nostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rom 12,2). È docile chi sa “accogliere l’insegnamento di Gesù”, sa “lasciarsi plasmare dalla sua parola” e sa “distinguere ciò che è bene dal male” per realizzare il proprio progetto di vita alla luce dell’insegnamento di Gesù. Alla luce di tutto ciò, il messaggio di Maria nelle apparizioni a Lourdes ha tre momenti significativi nelle sue parole di grazia. “Io sono l’Immacolata Concezione”: è un invito a lasciarci abitare da Dio e dalla grazia, per essere testimoni della sua infinita misericordia che ci abilita ad essere suoi figli. Ricordiamoci della parola di Gesù: “Beati i puri di cuore, vedranno Dio” (Mt 5,8). “Andate alla fonte, bevete e lavatevi”: la fonte è Gesù, che ci lava con il suo sangue sparso per noi, ci nutre con il suo corpo e il suo sangue, ci disseta con la sua parola, che spegne la nostra sete di verità, di giustizia e di amore. Ricordiamoci che, nel battesimo, “siamo stati lavati, siamo stati santificati, siamo stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio” (1Cor 6,11). “Non vi prometto la felicità in questo mondo, ma nell’altro”: in questa terra siamo in comunione con la sofferenza di Gesù, ma sappiamo che “è necessario attraversare molte tribolazioni per entrare nel regno di Dio” (At 14,22). Ricordiamoci ancora della parola di Gesù: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?” (Lc 9,23-25). Spesso Maria ha ripetuto a Bernadetta: “Penitenza! Penitenza!”. Sono le parole di Gesù all’inizio della sua attività di salvezza: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”. Convertirsi è parola chiave nel Vangelo: indica allontanarsi dal male, avvicinarsi a Dio per mezzo di Gesù e “comportarci come figli della luce” (Ef 5,8).