• 22 Novembre 2024 11:42

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Tutti i Santi dell’Ordine Serafico

Vangelo: Mc 10, 17-21

Riflessione biblica

“Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!” (Mc 10,17-25). È giorno di gioia: contempliamo le meraviglie di santità che il Signore opera nella nostra fraternità spirituale. Il Vangelo ci ricorda che sono tre le cose necessarie per seguire Gesù nel cammino di santità. “Và, vendi quello che hai”: è una decisione di libertà da tutto ciò che ci impedisce di essere in comunione di vita con Gesù; è un cammino di fiducia assoluta in Dio e un cammino di riscoperta della nostra vera identità di figli di Dio e seguaci di Gesù: “Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza. Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?” (Mt 6,24-25). frati1-300x199 E avrai un tesoro in cielo“Dallo ai poveri”: è un cammino di immedesimazione a Gesù, che “da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà” (2Cor 8,9); è povertà che si fa servizio al povero e al bisognoso e atto di amore solidale con chi soffre e ha bisogno di aiuto materiale e spirituale. “Avrai un tesoro in cielo”: è quell’impegno costante a seguire l’esortazione evangelica: “Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,19-21). Il nostro tesoro è Gesù e lui è nel nostro cuore. E seguiamo l’ammonimento di Francesco: “Guardiamo a Gesù attentamente”, a lui dirigiamo la mente il cuore, per seguirne le orme di santità. Infatti, “è grande vergogna per noi servi del Signore che i santi operarono con i fatti e noi raccontando le cose che essi fecero ne vogliamo ricevere onore e gloria” (Fonti Francescane, 155).

Lettura esistenziale

Gesu-2-300x157 E avrai un tesoro in cielo“Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò” (Mc 10, 21). Questo racconto esprime in maniera efficace la grande attenzione di Gesù verso le attese e le speranze dei giovani e mostra quanto sia grande il suo desiderio di incontrarli personalmente e di aprire un dialogo con ciascuno di loro. Cristo, infatti, interrompe il suo cammino per rispondere alla domanda del suo interlocutore, manifestando piena disponibilità verso quel giovane, che è mosso da un ardente desiderio di parlare con il «Maestro buono», per imparare da Lui a percorrere la strada della vita.

Nel racconto evangelico, San Marco sottolinea come “Gesù fissò lo sguardo su di lui e lo amò” (Mc 10,21). La vocazione cristiana scaturisce da una proposta d’amore del Signore e può realizzarsi solo grazie ad una risposta d’amore. Nello sguardo del Signore c’è il cuore di questo specialissimo incontro e di tutta l’esperienza cristiana. Infatti il cristianesimo non è una morale, ma un’esperienza di Gesù Cristo, che ci ama personalmente, giovani o vecchi, poveri o ricchi; ci ama anche quando gli voltiamo le spalle.

Un amore, manifestatosi sulla Croce in maniera così piena e totale, che fa scrivere a San Paolo, con stupore: “Mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2,20). La consapevolezza che il Padre ci ha da sempre amati nel suo Figlio, che il Cristo ama ognuno e sempre, diventa un fermo punto di sostegno per tutta la nostra esistenza umana e ci permette di superare tutte le prove della nostra esistenza.

In questo amore si trova la sorgente di tutta la vita cristiana e la ragione fondamentale dell’evangelizzazione: se abbiamo veramente incontrato Gesù, non possiamo fare a meno di testimoniarlo a coloro che non hanno ancora incrociato il Suo sguardo.