Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura
San Luigi Gonzaga
Letture 2Re 11,1-4.9-18.20; Sal 131; Mt 6,19-23
Riflessione biblica
“Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” (Mt 6,19-23). La massima è al centro del brano evangelico, e suggerisce due riflessioni complementari. Il centro del nostro cammino di fede è il Regno di Dio, annunciato da Gesù, inviato da Dio per indicarci la via della salvezza. Egli è il “tesoro di gloria”: “Intimamente uniti nell’amore, possiamo essere arricchiti di piena intelligenza per conoscere il mistero di Dio, che è Cristo: in lui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza” (Col 2,2-3). A lui orientiamo il nostro essere ed agire: egli è la nostra vita (Col 3,3-4) e camminiamo secondo i suoi insegnamenti di vita: “Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra” (Col 3,1-2). Tesoro è la parola di Gesù: “un uomo lo trova e nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo” (Mt 13,44). E da quel tesoro “ogni discepolo del regno dei cieli diviene come un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche” (Mt 13,52). Per operare con tale orientamento semplice e diretto, abbiamo bisogno che Dio “illumini gli occhi del nostro cuore per farci comprendere a quale speranza ci ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi” (Ef 1,18-19). “Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Mt 5,8). Essi hanno il cuore orientato a Dio e in ogni cosa pongono come criterio di vita la parola di Gesù. Anzi, si lasciano illuminare da lui: “Camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce” (Gv 12,35-36). Orientiamo i nostri pensieri e azioni a Gesù (Mt 6,21): “Rifulga la luce dalle tenebre, e Dio la faccia rifulgere nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo” (2Cor 4,6).
Lettura esistenziale
“Dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore” (Mt 6, 21). Spesso abbiamo l’ingenuità di credere che la nostra felicità dipenda dalle cose che possediamo o dal successo o dall’affetto o dalla stima che ci vengono dagli altri. Poi però facciamo l’esperienza che le cose non stanno proprio così e che, se il nostro cuore è vuoto della Presenza di Dio, nessuna cosa lo può appagare e rendere felice. La sorgente della nostra gioia non sta fuori di noi, ma dentro, nella profondità del nostro cuore. Anche nelle situazioni più avverse, se Dio è nel nostro cuore, conserviamo la serenità, la gioia e la pace. È proprio vero ciò che S. Agostino dice dopo averne fatto esperienza: il nostro cuore è inquieto se non riposa in Dio. Come un tesoro, lo sappiamo bene, va custodito e difeso dai ladri, così il nostro rapporto con Dio va anch’esso custodito, alimentato con la preghiera e i Sacramenti e difeso dalle distrazioni, dalle tentazioni, dal peccato e dagli idoli vani. Il tesoro di Dio siamo noi, ma Dio è veramente il tesoro del nostro cuore?