• 21 Novembre 2024 14:26

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Donne in politica… e nella Lega

di Francesco Polizzotti – Facciamo un gioco. Indicate una donna della Lega che abbia un suo personale profilo e abbia realizzato un percorso politico autonomo dal proprio leader. 3…2…1.

Alle prossime politiche la Lega presenterà nei collegi sicuri per la maggior parte uomini, vicini a Salvini (e lontani da Giorgetti). Le donne nella Lega sembrano non voler emergere. E anche i riferimenti sessisti sui palchi dei comizi della Lega sono stati spesso un numero prevedibile (ricordo la bambola gonfiabile contro Laura Boldrini o gli insulti sui social sulle pagine di partito da parte di militanti).

In questi quasi due anni di Governo Draghi, tuttavia, il centrodestra ha saputo esprimere personalità che messe nelle condizioni di operare, si sono dimostrate capaci, determinate, autonome nei giudizi e dai toni corretti. A dimostrazione che si può essere autorevoli senza strillare o cercando responsabilità negli altri.

Mara Carfagna ne è un esempio. Su di lei anche la sinistra ha costruito una suo stereotipo ma alla prova del governo non ci sono stati soloni che tenessero. La Carfagna ha saputo gestire dossier importanti e avanzato proposte bipartisan. Come dovrebbe fare un moderato.

Nella Lega invece tutto tace. Alessandra  Locatelli al ministero della Famiglia e delle  Disabilità nel Conte I ha fatto da amplificatore alla propaganda del leader Salvini. Stessa cosa Erika Stefani, attuale ministro della Disabilità del governo. Perché alla fine la donna ha un suo recinto di deleghe oltre le quali difficilmente l’uomo leghista pensa.

Com’è il motto? “Dio, patria e famiglia”? No, nella Lega quando si tratta di donne il motto è: “Donna, con te”!