“Quanta cattiveria su Papa Francesco. Mi inquieta e mi provoca tanta misericordia. Non è scegliersi il Papa migliore per ‘consolidare’ falsi poteri e pruriginosi intellettualismi a-teologici. Sto’ nella Chiesa perché c’è Pietro. E io come Lui, cerco di amare quel ‘sangue e acqua’ che sgorga dal costato di Gesù, in croce. Mi rattrista il ‘male sistemico’ che demolisce il bene effusivo e sconfinato dell’amore. Ho incontrato diverse volte Papa Francesco e non mi sono mai sentito solo, come difatti in tanti desiderano, quello di isolarmi…; e continuo ancora per il fatto che amo mia madre, la Chiesa. Unito a Pietro, da fratello nella fede del Risorto, preghiamo per Papa Francesco, preghiamo e sosteniamoci vicendevolmente”.
A dirlo anzi a scriverlo sulla sua pagina Fb è don Fortunato di Noto presbitero della Diocesi di Noto, parroco ad Avola. Nel 1996 fonda l’associazione Meter, iniziando la sua battaglia contro la pedofilia. Attività che l’ha reso noto a livello internazionale. Si è fatto promotore di diverse iniziative tra cui la Giornata in Memoria dei Bambini Vittime dello Sfruttamento, della Violenza e dell’Indifferenza e la Moratoria Internazionale contro la Pedofilia.
Sotto il post di Don Fortunato postato ieri, sono tanti i commenti contro il Papa e contro chi è d’accordo con lui. L’ammarezza di don Fortunato è l’amarezza di tutti coloro che credono davvero nella Chiesa di Cristo.