“Il nuovo anno pastorale che sarà all’insegna del cammino sinodale iniziato lo scorso anno e che sarà ancora improntato all’ascolto di tutti. Tempo di narrazione, tempo dello Spirito, tempo in cui cercheremo di camminare insieme con tanta apertura di cuore, capacità di accoglienza e di ascolto”. Così il vescovo di Nicosia, mons. Giuseppe Schillaci, nella sua lettera alla diocesi.
“La Casa di Betania ci ispirerà e ci guiderà – aggiunge -. Un nuovo anno al quale possiamo dare anche questo titolo: ‘Dai canteri di Betania ai cantieri di Nicosia…’”.
L’attenzione si focalizza poi sulla formazione dei seminaristi. E qui l’annuncio, in “piena sintonia” con l’arcivescovo di Catania, mons. Luigi Renna, “nella speranza di poter coinvolgere gli altri confratelli vescovi che fanno riferimento in particolare allo Studio Teologico San Paolo, assecondando lo spirito del cammino sinodale delle Chiese”: “Ci è sembrato necessario avviare l’esperienza del Seminario interdiocesano – riferisce -. Per la nostra Chiesa ormai da tempo il Seminario di Catania era l’ambito naturale dove inviare i nostri seminaristi per la loro formazione umana, spirituale, culturale. Ma adesso non si tratta soltanto di chiedere un’ospitalità, ma di pensare la formazione, dei nostri futuri presbiteri, in tutte le sue varie dimensioni non più da soli, ma insieme”. L’obiettivo è quello di “pensare insieme un progetto educativo e una equipe formativa che condivida questo metodo”.
Il vescovo Schillaci, in passato, è stato rettore del seminario di Catania. E precisa che “questa prima fase coinvolgerebbe principalmente le due Chiese di Catania e di Nicosia alle quali ci auguriamo presto se ne aggiungeranno altre”.
Il nuovo pro-rettore del Seminario interdiocesano sarà don Salvatore Cubito del presbiterio di Catania, collaborerà con lui come padre spirituale don Vincenzo Branchina sempre del presbiterio di Catania.