Il 5 ottobre si è dato il via ai lavori di restauro dell’Eleoùsa , la preziosa icone costantinopolitana del XII secolo rappresentante la Madre della Misericordia e che la tradizione vuole essere stata donata da un monaco di Costantinopoli a Ruggero II che la offrì poi alla Chiesa Cefaludense. La presenza di questa icone nel tesoro della Cattedrale di Cefalù è attestata fin dal 1149 ed oggi è possibile ammirarla all’interno della Cappella Vescovile visitando gli Itinerari della Cattedrale.
Il restauro sarà realizzato da Antonella Tumminello, conservatrice e restauratrice di opere d’arte e docente dell’Accademia di Belle Arti di Palermo che nei mesi scorsi ha restaurato i pannelli della cantoria dell’Organo La Valle di Cefalù insieme agli studenti tirocinanti dell’Accademia.
A coadiuvare nel suo lavoro la Dott.ssa Tumminello sarà una Commissione tecnico-scientifica costituita nel mese di aprile dal Vescovo di Cefalù Mons. Giuseppe Marciante e composta da: Can. Domenico Messina, Liturgista e Delegato Vescovile della Basilica Cattedrale in qualità di presidente; Arch. Massimo Trobia, Responsabile dell’Ufficio Tecnico diocesano e direttore del Museo diocesano diffuso; Can. Salvatore Panzarella, biblista; Don Pietro Piraino, Direttore dell’Archivio storico diocesano; Dott. Vincenzo Abbate, Storico dell’Arte; Dott. Giuseppe Fazio, Storico dell’Arte; Dott.ssa Maria Katja Guida, Storico dell’arte e funzionario della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina.
L’intervento di restauro sarà sostenuto dalla Fondazione Sicilia che ha stanziato un contributo di 10mila euro a fronte dei quasi 12mila previsti per l’intero restauro.