• 17 Settembre 2024 22:53

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Nella Parrocchia Annunziata di Biancavilla, i bambini del Grest hanno partecipato a un progetto incentrato sull’uso del fumetto per comunicare il Vangelo. L’idea, promossa dal parroco don Giosuè Messina, ha lo scopo di avvicinare i ragazzi all’approfondimento biblico attraverso l’utilizzo di linguaggi moderni. Tra gli ospiti, Don Giovanni Berti, noto come Gioba, ha mostrato come il linguaggio visivo possa rendere i messaggi evangelici più accessibili, soprattutto ai giovani. Attraverso i suoi fumetti, Don Berti commenta il Vangelo della domenica, offrendo riflessioni religiose immediate e comprensibili.

«Comunicare il Vangelo è essenziale – afferma don Berti – e pur mantenendo i metodi tradizionali come la predicazione e la riflessione, credo sia importante esplorare nuovi linguaggi, come i media. Nel mio caso, uso le vignette per trasmettere il messaggio cristiano. Attraverso l’ironia e la sintesi di un’immagine, riesco a smontare e ricostruire concetti per colpire e far riflettere. Gesù stesso, con le parabole, usava un linguaggio simile: immagini quotidiane con elementi paradossali che spingevano a cercare un significato più profondo. Questo approccio mi ha permesso di entrare in contatto con molte persone e realtà diverse, come oggi qui a Biancavilla con i ragazzi siciliani».

Insieme a lui, Fabia Mustica, fumettista catanese, ha presentato il suo lavoro dedicato alla vita di Sant’Agata. La sua opera, Sant’Agata a Fumetti, racconta in modo sintetico e coinvolgente la storia della santa, proponendo una narrazione efficace e adatta ai giovani lettori. «Nel Grest ho voluto utilizzare il fumetto come strumento per avvicinare i ragazzi a nuove forme di comunicazione – aggiunge Fabia Mustica – Il fumetto, spesso sottovalutato, sta acquisendo sempre più importanza per la sua immediatezza e capacità di coinvolgere, soprattutto in una generazione abituata a vivere di immagini. Attraverso questa forma d’arte, ho potuto trattare temi profondi, come la storia di Sant’Agata, rendendola attuale per i giovani, ma anche altre problematiche come il cyberbullismo, il razzismo e la violenza di genere, offrendo ai ragazzi un mezzo per riflettere e socializzare in modo costruttivo».

Durante l’incontro, i bambini hanno scoperto come il fumetto possa essere utilizzato non solo per intrattenere, ma anche per affrontare temi spirituali e storici. Questo linguaggio, rapido e visivo, si è dimostrato capace di avvicinare anche chi non è abituato a forme di catechesi tradizionali, stimolando la riflessione su temi religiosi in modo diretto.

L’iniziativa della parrocchia si inserisce in un percorso già avviato dalla Diocesi, che da diversi anni partecipa alla chermes annuale Etna Comics, cercando di promuovere il fumetto come strumento educativo e comunicativo, capace di parlare ai giovani con mezzi a loro familiari.