Giunge in Sicilia, a Canicattì (arcidiocesi di Agrigento), il pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa. Dal 6 all’8 ottobre l’effigie mariana sarà ospitata nella parrocchia Maria Ausiliatrice, come spiega Giusi Marchese Ragona, presidente cittadina dei Gruppi di Volontariato Vincenziani, Gvv: “Il Gvv cittadino di Canicattì già qualche anno fa ha provato a fare arrivare la Madonna pellegrina, ma per la recente pandemia i nostri Parroci ci hanno sconsigliato di intraprendere tale iniziativa, adesso siamo tutti ben contenti di ricevere la Madonna e i missionari che la accompagnano, per vivere questi tre giorni di grazia”.
Il Pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa, di cui Canicattì è tappa, ha preso avvio lo scorso 11 novembre 2020, in Vaticano, con la benedizione di Papa Francesco in ricordo del 190° anniversario delle apparizioni a Santa Caterina Labouré. Il pellegrinaggio guarda al 27 novembre 2030, quando si celebrerà il duecentesimo anniversario dell’incontro tra la Beata Vergine Maria e S. Caterina Labouré. Il programma della “Tre giorni con Maria” a Canicattì prevede, tra le varie cose, Rosari meditati, Messe solenni, veglie mariane, confessioni e catechesi.
Durante il pellegrinaggio l’immagine farà visita a malati, anziani, scuole. Al termine di ogni celebrazione verrà distribuita la medaglia miracolosa.
“La Tre giorni con Maria è un’esperienza di grazia mirata alla comunità parrocchiale, quella che vive giornalmente o alla domenica l’incontro con il Signore – spiega padre Mario Sirica, membro della Commissione Tre giorni con Maria -. È una proposta che ravviva la devozione a Maria attraverso la catechesi, il sacramento della riconciliazione, i dialoghi spirituali: quando si riflette su Maria tutto porta a Gesù. È un’esperienza di grazia anche per i parroci che ci chiamano. Spesso mi è capitato di constatare la meraviglia dei parroci nel vedere la grande affluenza in occasione della Tre giorni con Maria in questo tempo dove leggiamo che l’affluenza nelle nostre chiese è molto bassa. L’obiettivo è ravvivare la comunità che frequenta la parrocchia”.