Don Roberto Strano, direttore dell’Ufficio Liturgico della diocesi di Acireale, nel primo anno del Cammino sinodale, mette a disposizione delle parrocchie della nostra diocesi un agile sussidio in vista della Quaresima: si tratta di una Via Crucis dal titolo Una Chiesa sinodale in cammino con Gesù: facile, scorrevole, a portata di tutti. Dopo un brano della Bibbia, segue una breve ma intensa riflessione che invita a riflettere sul valore di Chiesa, sul ruolo e i compiti che ciascuno ha nella Chiesa, sulle responsabilità cui Gesù Cristo chiama ciascuno; segue la preghiera corale.
Don Strano, nel cammino sinodale intrapreso dalla Chiesa e attraverso questo sussidio, vuole riproporre la testimonianza dell’amore supremo di Dio che nella croce ascolta e accoglie la sofferenza dell’umanità. La vita è un pellegrinaggio ed un passaggio, attraverso il mistero della Croce, dall’esilio terreno alla patria celeste. Camminare insieme nella storia oggi si chiama Chiesa. Camminare insieme nella Chiesa non è un optional ma la risposta a Dio che ci vuole famiglia dei figli di Dio, fratelli di un unico Padre, corpo del Figlio, presenza dello Spirito. Ciò comporta fatica e croci di ogni genere, ma anche gioia e consolazioni.
Chiesa, chi sei, dove sei? Una casa, una casta, un oggetto di antiquariato, un gruppo di reduci…? Troviamo difficile dare risposta a questa domanda… Una cosa sola è chiara: la Chiesa, come comunità dei chiamati a diventare in Cristo una cosa sola, è comunione, con Dio e con i fratelli, che sa camminare per le strade del mondo, senza lavarsi le mani di fronte alla responsabilità del Vangelo.
Camminare insieme verso dove? La meta della vita della Chiesa non è la croce, ma la croce è la tappa obbligata della maturazione del discepolo. Essa ci dice che la ragione del nostro cammino è l’amore. Nella croce il cammino della Chiesa trova la sosta in cui fare memoria dell’amore ricevuto in dono e si proietta verso il dono dell’amore senza confine. Con Maria, nostra madre, procediamo sostenuti dal suo coraggio, dalla sua forza, dalla sua dolcezza e dalla sua bontà. Come Maria, nostro modello, camminiamo feriti, ma spediti, ascoltando la voce dello Spirito e diffondendo ovunque fiducia e speranza.