• 22 Novembre 2024 6:37

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Diocesi di Acireale. Pastorale Giovanile, una serata di fede e arte: “Colorati di speranza”

La diocesi di Acireale ha vissuto una splendida serata con l’evento “Colorati di speranza”, la festa estiva organizzata dal Servizio per la pastorale giovanile diocesano guidato da don Orazio Sciacca. La manifestazione, tenutasi sabato 13 luglio, ha visto la partecipazione di oltre 200 giovani, pronti a chiudere l’anno pastorale in un’atmosfera di fede, arte e condivisione.

La serata è iniziata alle 19.30 con il cammino notturno dalla chiesa di Presa al Santuario di Vena, sull’Etna. I giovani, illuminati dalla luce della luna e dalla maestosità dell’Etna in eruzione, hanno percorso il tragitto con entusiasmo.

“Camminare nella notte scura illuminandola della propria gioia”, queste le parole di don Orazio Sciacca che hanno ispirato i partecipanti lungo il percorso.

Il vescovo Mons. Antonino Raspanti e l’artista palermitano Igor Scalisi Palminteri hanno arricchito la serata con la loro presenza.diocesi-di-acireale-300x158 Diocesi di Acireale. Pastorale Giovanile, una serata di fede e arte: "Colorati di speranza"

La riflessione del vescovo Raspanti ha sottolineato l’importanza del rispetto e della vicinanza nelle relazioni umane e spirituali. “Abbracciarsi e toccarsi, come fece Gesù con il cieco, simboleggia un profondo legame e un cammino condiviso verso la conoscenza e la fede. Il processo del “dare la vista” rappresenta il lento ma significativo percorso di crescita interiore e di scoperta di sé, facilitato dalla guida di Dio”.

In questo contesto, l’invito del vescovo ai giovani è di “costruire la propria storia con Cristo, trovando in essa la propria identità e felicità”.
Durante una sosta al santuario all’aperto di Vena, i partecipanti hanno ascoltato storie di testimonianza e hanno preso parte all’Adorazione Eucaristica, momenti che hanno rafforzato il senso di comunione e spiritualità del gruppo.
Palminteri, noto per i suoi murales urbani, ha condiviso con i giovani la sua esperienza di artista di strada e il significato del suo lavoro, profondamente radicato nel sociale e nella comunità: “Dipingo sui muri e racconto le storie toccanti della vita. Ogni pennellata è un riflesso di esperienze vissute di gioia e dolori. I muri diventano pagine di un diario aperto dove ogni spettatore può leggere e sentirsi parte di quelle storie. Dipingere e raccontare così significa dare voce a chi non ha voce”.

L’arrivo al Santuario della Madonna di Vena ha segnato l’inizio della parte festiva della serata. Alle 22.30, nella piazza antistante il Santuario, il laboratorio musicale e artistico che ha coinvolto i giovani in attività creative. Le mani dei partecipanti, guidate dall’esperienza di Palminteri, hanno trasformato la piazza in una vibrante tela, dando voce e colore alle storie della comunità.

L’evento, che anticipa il tema del prossimo giubileo “pellegrini di speranza”, ha lasciato un segno profondo nei giovani partecipanti, evidenziando l’importanza del cammino e della speranza nella vita di ogni credente. Equipaggiati con cene al sacco, borracce, e abbigliamento comodo, i giovani hanno dimostrato che la fede può essere un faro luminoso anche nelle notti più buie.

La serata si è conclusa con un sentimento di gratitudine e gioia condivisa, segnando un ponte verso il Giubileo e rafforzando la comunità nella sua missione di portare speranza e vicinanza.