• 22 Novembre 2024 6:24

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Martedì della XXXIII settimana del Tempo Ordinario

Lettura 2Mac 6,18-31; Sal 3; Lc 19,1-10

Riflessione Biblica

“Un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere Gesù” (Lc 19,1-10). Che presentazione: un uomo, capo di peccatori e collaborazionista col potere romano, ricco! Ma, come tutti, ha i suoi difetti: piccolo di statura e curioso. Ma sono proprio i suoi difetti che lo portano a conoscere e incontrare Gesù: la curiosità e la sua piccola statura hanno spinto Zaccheo a salire sul sicomòro, l’amore di Gesù a guardare verso di lui e a conquistare Zaccheo. Per Gesù, Zaccheo è un “uomo”, un figlio di Dio, che va liberato non tanto dai suoi difetti fisici ed emozionali, ma dal suo attaccamento alle ricchezze ingiuste, che lo rendono sgradito a Dio: “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio.gesu-11 Devo fermarmi a casa tua È più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!” (Lc 18,24-25), e inviso agli uomini: “Il ricco si crede saggio, ma il povero intelligente lo valuta per quello che è” (Prov 28,11) e così: “Meglio un povero dalla condotta integra che uno dai costumi perversi, anche se ricco” (Prov 28,6). Ma a Dio tutto è possibile (Lc 18,27): quel giorno a Gerico, incontrando Gesù, il cieco gridò e riacquistò la vista, Zaccheo si arrampicò sul sicomòro e lo sguardo misericordioso lo conquistò. Zaccheo seppe cogliere il momento favorevole della grazia che Dio gli offriva. E fu, nell’incontro con Gesù, che “Dio si ricordò di lui” (questo significa il nome Zaccheo), gli fece misericordia, lo trasformò, gli rese la gioia di essere uomo e figlio di Dio, lo aprì alla giustizia e alla condivisione: “Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. Convertito a Dio e ai fratelli, la salvezza arrivò per lui e per “la sua casa”: “Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto” (Lc 19,10). Dio ha compiuto il miracolo: anche il ricco ha avuto la sua occasione di salvezza. Bisogna gioire, non mormorare (Lc 19,7), “perché questo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” (Lc 15,32).

Lettura esistenziale

gesu-13-300x225 Devo fermarmi a casa tua“Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua” (Lc 19, 5). L’Evangelista san Luca riserva una particolare attenzione al tema della misericordia di Gesù. Nella sua narrazione, infatti, troviamo alcuni episodi che mettono in risalto l’amore misericordioso di Dio, tra essi quello della conversione di Zaccheo, che si legge nel Vangelo odierno.

Zaccheo è un “pubblicano”, anzi, il capo dei pubblicani di Gerico. I pubblicani erano gli esattori dei tributi che i Giudei dovevano pagare all’Imperatore romano, e già per questo motivo erano considerati pubblici peccatori. Per di più, approfittavano spesso della loro posizione per estorcere denaro alla gente. Per questo Zaccheo era molto ricco, ma disprezzato dai suoi concittadini. Quando dunque Gesù, attraversando Gerico, si fermò proprio a casa di Zaccheo, suscitò uno scandalo generale. Il Signore, però, sapeva molto bene quello che faceva. Egli, per così dire, ha voluto rischiare, e ha vinto la scommessa: Zaccheo, profondamente colpito dalla visita di Gesù, decide di cambiare vita, e promette di restituire il quadruplo di ciò che ha rubato. “Oggi per questa casa è venuta la salvezza”, dice Gesù, e conclude: “Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto” (Lc 19, 9-10).

Dio non esclude nessuno, né poveri né ricchi. Non si lascia condizionare dai nostri pregiudizi umani, ma vede in ognuno un’anima da salvare ed è attratto specialmente da quelle che sono giudicate perdute e che si considerano esse stesse tali. Gesù Cristo ha dimostrato questa immensa misericordia, che non toglie nulla alla gravità del peccato, ma mira sempre a salvare il peccatore, ad offrirgli la possibilità di riscattarsi, di ricominciare da capo, di convertirsi.

Zaccheo ha accolto Gesù e si è convertito, perché Gesù per primo aveva accolto lui! Non lo aveva condannato, ma era andato incontro al suo desiderio di salvezza. Possa ogni cristiano sperimentare la gioia di essere rinnovato dall’amore misericordioso di Dio e manifestarlo a chiunque incontra sul proprio cammino.