• 22 Novembre 2024 2:36

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Circa duecento ristoratori siciliani hanno partecipato al flash mob a Punta Secca, anche davanti l’abitazione del ‘Commissario Montalbano’, resa famosa dalla serie Tv di Raiuno, per chiedere la riapertura dei locali in Sicilia. L’iniziativa, realizzata nella frazione marinara di Santa Croce Camerina, nel Ragusano, è stata promossa dal CoRiSicilia, movimento nato nell’isola degli operatori del settore.

Tra i partecipanti anche lo chef Ciccio Sultano, due stelle Michelin, che parla di “aria di persecuzione”. “Che pazzia è – osserva – permettere a un cinema di aprire al chiuso e vietarlo a un ristorante?”.
Tante postazioni organizzate lungo il tragitto , simbolo di ciascuna di un’attività colpita. Si è formato anche un corteo dietro una bara, simbolo, per i manifestanti, “della morte delle partita Iva”. A fare da corollario i ristoratori, con a fianco tanti operatori di altri settori colpiti dalla crisi, compresa anche la compagnia teatrale Godot che ha mostrato le sedie girate di spalle. Presenti anche operatori turistici, titolari di campeggi o di B&B, parrucchieri, estetisti, fotografi, fiorai, fieristi, operatori della cultura, di palestre e strutture ludiche, di strutture ricettive e agenzie di viaggi, dello spettacolo e dell’animazione, del wedding e delle cerimonie.
“Abbiamo scelto i luoghi di Montalbano perché hanno un forte contenuto simbolico – spiega Giuseppe Fiaccavento, responsabile dei ristoratori di Santa Croce Camerina – e non ci fermiamo: vogliamo incontrare a Palermo il presidente della Regione, Nello Musumeci. Chiediamo che il governo dell’isola si faccia carico delle difficoltà atroci di un settore che è trainante per l’economia dell’isola e che sta pagando un prezzo più alto degli altri”.