E’ Santo Petrocciani di Palermo lo chef vincitore del Campionato italiano di cous cous Conad, la competizione che ha visto sfidarsi sei chef italiani nell’ambito della 24sima edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale in corso a San Vito lo Capo (Trapani) fino a domenica. Dieci giorni di appuntamenti sul palco tra sfide di cucina, cooking show e degustazioni per il festival prodotto dall’agenzia Feedback in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo e supportato da Bia Spa, Conad, UniCredit e Icare.
Santo Petrocciani, classe 93, ha conquistato la giuria tecnica, presieduta da Enzo Vizzari, critico enogastronomico, e composta da Sonia Peronaci, fondatrice di Giallo Zafferano e da Stefano De Gregorio, resident chef del Saporie Lab a Milano, con una ricetta di cous cous dolce, il Tirami CousCous. Lo chef, che ha lavorato in diversi ristoranti tra Palermo e Roma ed ora insegna in una scuola di formazione sulla ristorazione a Palermo, è stato premiato sul palco da Francesco Cicognola, direttore generale Pac2000 A Conad, main sponsor del festival. La sua ricetta, una semola di cous cous croccante aromatizzato al caffè e zenzero, con crema al mascarpone, crumble al cacao, arancia candita e pistacchi di Sicilia, ha conquistato anche uno dei premi speciali assegnati dalla giuria tecnica, offerto da Bia CousCous.
Ad essere premiata sul palco anche la palermitana Liliana Billitteri, che lavora a Milano nella consulenza strategica per ristoranti e realtà operanti nel settore food. La sua ricetta, dal titolo Cùscusu sapurìtu, ha vinto il premio speciale per la sostenibilità offerto da UniCredit e consegnato da Roberto Cassata, Responsabile rapporti con il territorio Sicilia di UniCredit. Con la vittoria conquistata al Campionato italiano Conad, Santo Petrocciani entra di diritto nella squadra italiana che parteciperà al Campionato del mondo di cous cous, al via da giovedì, con chef partecipanti da 8 Paesi: Afghanistan, Argentina, Italia, Marocco, Mauritius, Romania, Senegal e Spagna.
(ANSA).