• 22 Novembre 2024 2:53

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

 Santa Brigida, patrona d’Europa

Letture: Gal 2,19-20; Sal 33; Gv 15,1-8

Riflessione biblica

“Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me” (Gv 15,1-8). Rimanere in Gesù è essenziale, anzi vitale, perché senza di lui non c’è vita spirituale, anzi il cristiano non può operare la propria santificazione.santa-brigida-300x169 Come tralci Lo comprese Santa Brigida, che si lasciò guidare dalla parola di Gesù e trovò in essa la guida per vivere con coerenza sia la sua vita matrimoniale sia quella di intimità con il Signore. Sposa a 14 anni, amò il suo sposo e con lui ebbe 8 figli, che educò in maniera esemplare: una delle sue figlie, Caterina, è anche essa santa. La sua famiglia fu una vera “chiesa domestica”. In essa, regnava la parola di Dio: Santa Brigida meditava spesso la passione, morte e risurrezione di Gesù. Nutrita da questa parola, si recò in Terra Santa per rivivere con più intensità i misteri di Gesù e inebriarsi della sua presenza nei luoghi della nostra redenzione. Innamorata di Cristo crocifisso, trovò in Francesco d’Assisi la guida giusta per seguire Cristo povero, umile e crocifisso. Sebbene nobile e ricca, insieme al marito, abbracciò la Regola dell’Ordine francescano secolare, e per questo si dedicò intensamente alla cura dei poveri e dei malati, mettendo in pratica la parola del Vangelo: “Ciò che avete fatto ad uno di questi piccoli lo avete fatto a me” (Mt 25,40). A contatto con la sofferenza imparò a meditare con assiduità e con amore la passione di Gesù: la custodì nel suo cuore, la rivisse nella sua vita quotidiana e partecipò misticamente ai dolori del suo Signore crocifisso: “Quanto a me non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo” (Gal 6,14). Convinta dalla parola di Gesù: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna” (Gv 6,54), partecipava con intensa fede all’Eucaristia, mistero di amore di Gesù, che gli comunicava la sua vita e prendeva dimora stabile in lei. Da questo amore nacque in lei un amore grande per la Chiesa: stimolò alla santità papi, vescovi e sacerdoti, istituì una congregazione religiosa e indicò a tutti che solo la preghiera e la vita austera è la via di comunione con Cristo crocifisso: “Io vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha consegnato se stesso per me” (Gal 2,20).

Lettura esistenziale

vite-tralci-300x185 Come tralci“Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto” (Gv 15, 2). Le potature sono le varie prove della vita che il Signore permette per la nostra crescita e maturazione spirituale. “Come l’oro si prova nel fuoco” (Sir 2, 5), così la nostra fede è purificata nel crogiuolo delle prove e tribolazioni. È vero, non sempre le prove sono disposte da Dio, ma talvolta provengono dal nostro prossimo, per un uso scorretto della libertà, talaltra hanno altre cause; Dio però può scrivere dritto sulle righe storte della nostra storia, facendo servire anche il male, per un bene. Attraverso la prova “completiamo nella nostra carne ciò che manca ai patimenti di Cristo – cioè la nostra parte – a favore del suo Corpo che è la Chiesa” (cfr Col 1, 24). Se diamo un senso a tutto ciò che viviamo, anche le cose negative che ci possono capitare, possono avere una valenza positiva, non dimentichiamo ciò che afferma la Parola di Dio: “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (Rm 8, 28). Riempire di senso ogni prova significa aprirsi a nuove opportunità, per esempio a collaborare con Dio per la salvezza delle anime. Quando diamo un senso alla prova che viviamo, non lamentandoci, non mormorando, non ribellandoci, ma unendoci alla Passione di Cristo e ne facciamo un’offerta d’amore, diventiamo luce per gli altri e lasciamo un’impronta positiva su questa terra. Però, per riuscire a vivere così una grande prova, bisogna prepararsi, accettando con gioia le umili, piccole occasioni quotidiane.