• 22 Novembre 2024 5:18

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di  Suor Cristiana Scandura

San Felice da Cantalice

“Guardate i corvi: non seminano e non mietono, non hanno ripostiglio né granaio, e Dio li nutre. Quanto più degli uccelli voi valete!” (Lc 12, 24). Nel brano evangelico odierno Gesù ci invita a guardare e ad imitare la libertà e la spensieratezza con cui vivono gli uccelli. Essi non si preoccupano di nulla, ma sono pienamente occupati nella lode di Dio. Liberi e sereni, privi di ansia e preoccupazioni varie, gli uccelli trascorrono il tempo cantando, non hanno un’altra funzione.

“Dio ci ha chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri” (Gal 5, 13). Ma cos’è la libertà?

Esiste una libertà “da” e una libertà “per”. Libertà dalle varie schiavitù e dai vari idoli ai quali il nostro cuore è sempre pronto ad attaccarsi. E libertà “per”, cioè “in funzione di” un amore universale, che abbraccia tutti, che tutti ama con il cuore di Cristo, che in tutti vede dei fratelli e delle sorelle da amare.

La più alta e bella espressione della libertà è il dono totale di sé. Dono concretizzato da ciascuno in modo diverso, in base alla propria vocazione.