A distanza di quattro mesi dal blitz interforze arriva la chiusura delle indagini preliminari per l’operazione Nebrodi 2 da parte della Procura di Messina retta da Antonio D’Amato, ovvero la seconda puntata della lotta alla mafia dei pascoli, quella dei gruppi tortoriciani che truffavano milioni di euro all’Unione Europea e all’Agea sui terreni agricoli. È in pratica il seguito della Nebrodi 1, che scattò nel gennaio del 2020.
A febbraio di quest’anno l’operazione Nebrodi 2 messa in piedi dal gruppo di lavoro coordinato dal procuratore aggiunto Vito Di Giorgio insieme ai carabinieri del Ros, al Comando tutela agroalimentare dell’Arma, a Guardia di finanza e Squadra mobile, portò all’arresto di 23 persone sulle 60 indagate e a 14 misure interdittive, oltre al sequestro preventivo di 349 titoli Agea definiti “tossici” e oltre 750mila euro nei conti di 8 società agricole.
Adesso l’atto di chiusura delle indagini preliminari riguarda 60 persone e 8 aziende agricole.
La prima puntata dell’operazione Nebrodi risale al gennaio di quattro anni fa e smantellò un sistematico giro di truffe sui fondi europei. Furono oltre 100 gli arrestati. Il 31 ottobre del 2022, il Tribunale di Patti condannò in primo grado 91 persone ad oltre 600 anni di reclusione e a settembre ci sarà invece la conclusione del processo d’appello.
(Fonte: Gazzetta del Sud – Nuccio Anselmo)