• 21 Novembre 2024 19:12

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Mercoledì della II settimana del Tempo Ordinario

Letture: Ger 18,18-20; Sal 30; Mt 20,17-28

Riflessione biblica

“Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno” (Mt 20,17-28). Gesù parla di passione, morte e risurrezione, e i suoi discepoli parlano di tutt’altro. Pietro si rivolta al solo pensiero che Gesù, il Cristo di Dio, possa soffrire e morire; gli altri apostoli discutevano chi fosse il più grande fra di loro; Giacomo e Giovanni vogliono accaparrarsi i primi posti nel suo Regno. Che tristezza! La via della croce è proprio difficile! Gli insegnamenti di Gesù non albergano nella nostra mente e nel nostro cuore: lungo il cammino di fede spesso cerchiamo i primi posti, mentre Gesù ci invita al servizio: “Chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti” (Mt 20,26-28). È la via di Gesù, la via dell’amore che si pone al servizio dei fratelli e degli ultimi: “Se io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato l’esempio, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi” (Gv 13,14-15). Se seguiamo l’esempio di Gesù, dobbiamo imparare tre cose essenziali: imitare Gesù, farci piccoli e servitori dei fratelli. Imitare Gesù, “camminando nella carità, nel modo in cui anche Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore” (Ef 5,2). Farsi piccoli: “In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli” (Mt 18,3-4). Essere al servizio dei fratelli: “Fratelli, mediante l’amore siate a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso” (Gal 5,13-14).

Lettura esistenziale

“Chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore” (Mt 20, 26). L’odierna pagina evangelica descrive Gesù che, ancora una volta e con grande pazienza, cerca di correggere i suoi discepoli convertendoli dalla mentalità del mondo a quella di Dio. L’occasione gli viene data dai fratelli Giacomo e Giovanni, due dei primissimi che Gesù ha incontrato e chiamato a seguirlo. Ormai hanno fatto parecchia strada con Lui e appartengono proprio al gruppo dei dodici Apostoli. Mentre sono in cammino verso Gerusalemme, i due fratelli, tramite la loro madre, rivolgono al Maestro la richiesta di sedere, nella sua gloria, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. Gesù sa che Giacomo e Giovanni sono animati da grande entusiasmo per Lui e per la causa del Regno, ma sa anche che le loro aspettative e il loro zelo sono inquinati dallo spirito del mondo. Perciò risponde: «Voi non sapete quello che chiedete». E mentre loro parlavano di “troni di gloria” su cui sedere accanto al Cristo Re, Lui parla di un “calice” da bere, di un “battesimo” da ricevere, cioè di patimenti. Giacomo e Giovanni, sempre mirando al privilegio sperato, dicono con slancio: “Sì, possiamo!” Ma, anche qui, non si rendono veramente conto di quello che dicono. Gesù preannuncia che il suo calice lo berranno e il suo battesimo lo riceveranno. Il messaggio del Maestro è chiaro: mentre i grandi della Terra si costruiscono “troni” per il proprio potere, Dio sceglie un trono scomodo, la croce, dal quale regnare dando la vita. La via del servizio è l’antidoto più efficace contro il morbo della ricerca dei primi posti. Come discepoli di Cristo, accogliamo questo Vangelo come richiamo alla conversione, per testimoniare con coraggio e generosità una Chiesa che si china ai piedi degli ultimi, per servirli con amore e semplicità.