Per la pace, per i diritti umani, la Cgil Messina, l’Anpi Messina ed Emergency, con associazioni, realtà impegnate in campo umanitario e movimenti della società civile, promuovono iniziative di riflessione sui nuovi scenari mondiali, di sostegno alla mobilitazione contro i conflitti, per un impegno comune contro guerra, fascismi, razzismi.
Per la pace nel mondo, oltre che per la difesa e il consolidamento della democrazia in Italia, su queste tematiche inizia l’anno per la Cgil e l’Anpi che da Messina lanceranno un nuovo forte appello con un appuntamento in programma la prossima settimana nel salone delle Bandiere del Comune di Messina.
“L’obbligo della pace in un mondo che cambia”, è il tema che sarà sviluppato nel corso dell’iniziativa che si terrà il 18 gennaio a Messina e che vedrà la partecipazione del presidente nazionale dell’Associazione partigiani e della presidente nazionale di Emergency oltre che di esponenti del mondo della cultura e del sindacato.
Il 16 gennaio alle ore 10 nella sede della Cgil Messina di via Peculio Frumentario si terrà una conferenza stampa per illustrare i contenuti dell’iniziativa.
La Cgil Messina e l’Anpi in campo anche per contrastare qualsiasi processo di involuzione politica, civile, sociale, per un Paese di democrazia e di eguaglianza sociale. Cgil e Anpi ribadiscono come La via maestra da percorrere è l’attuazione integrale della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza e incardinata nel suo articolo 3 sui diritti sociali e civili, a cominciare da una parola chiave: la pace. È lì, nella Costituzione, che è disegnato il modello di società e di Stato che non è mai stato pienamente realizzato e da cui ci si sta allontanando a grandi passi, spesso con dichiarazioni, comportamenti e scelte in odore di fascismo. Con la manifestazione nazionale a Roma del 7 ottobre, promossa da una grande alleanza di forze sociali, è stato avviato un percorso di resistenza e di liberazione per una nuova Italia, di pace, di lavoro, di progresso sociale, civile e culturale: l’Italia della Costituzione antifascista.