• 21 Novembre 2024 23:11

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Un convegno catechistico regionale con formatori e sacerdoti e un grande raduno con i catechisti di tutte le diocesi di Sicilia dedicati al tema “Ascolto, comunicazione e linguaggi. Evangelizzare nel contesto siciliano”. Si terranno a Caltanissetta oggi venerdì 21 e sabato 22 giugno, promossi dall’Ufficio catechistico nazionale e organizzati dall’Ufficio catechistico regionale CESi, insieme con l’Ufficio regionale per le Comunicazioni Sociali e la Commissione presbiterale siciliana (CPS).

Tra i destinatari – oltre a sacerdoti, Commissione presbiterale, equipe Ucd e delegazioni diocesane – anche gli assistenti regionali e delegati di Azione cattolica e Agesci e, naturalmente i catechisti, aiuto catechisti ed animatori di tutta la Sicilia.

Il primo giorno, venerdì 21, i lavori saranno destinati prima ai sacerdoti e poi alle equipe diocesane degli Uffici per la Catechesi.

In mattinata, per la parte organizzata con la CPS e riservata ai presbiteri di Sicilia, si rifletterà sullo “status della catechesi in Sicilia alla luce delle relazioni per la Visita ad limina” e poi sarà data voce ai ragazzi e alle loro famiglie attraverso un video a cura dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali e dell’Ufficio stampa della CESi.Ci si soffermerà poi su “Ascolto, comunicazione e linguaggi”, anche attraverso un “confronto fraterno sull’Annuncio e la Catechesi in Sicilia”.

Nel pomeriggio la parte riservata alle Equipe Ucd, che sarà dedicata all’Ascolto. Si inizierà proprio con un’esperienza di ascolto e si proseguirà mettendosi “In ascolto dell’uomo” e, poi, a confronto in gruppo.

A questa parte, insieme al vescovo Gisana delegato per la Catechesi, parteciperanno anche mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana, il quale presiederà la celebrazione eucaristica, e mons. Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio catechistico nazionale.

In serata, in Cattedrale, un percorso catechetico attraverso le arti figurative e la musica.

Per mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina e delegato CESi per la Catechesi, “il convegno catechistico intende cogliere lo stato di evangelizzazione nel contesto siciliano, tenendo conto di alcune istanze fondamentali della trasmissione della fede: ascolto, comunicazione, linguaggi”. Per il presule, il tema è “in sintonia con la fase profetica del Sinodo nazionale” e proprio per questo può “essere di stimolo per una pastorale che si rinnova“.

Sabato 22 giugno, il Convegno si aprirà a quanti nelle parrocchie di tutta l’Isola si occupano di catechesi e dottrina della fede. Il grande raduno regionale si snoderà nell’ampio spazio tra la Cattedrale e il Centro storico di Caltanissetta.

La mattina la riflessione riservata a tutti i Catechisti della regione. Si inizierà con l’ambito della Comunicazione.

I catechisti siciliani, accompagnati dal vescovo di Caltanissetta, mons. Mario Russotto, si metteranno “in ascolto della Parola”. Poi, seguendo il tema generale del convenire, “Ascolto, Comunicazione e Linguaggi”, sarà proposto “Il viaggio della Parola al tempo dell’intelligenza artificiale e dei testimoni digitali”: una tavola rotonda con Andrea Monda, direttore de l’Osservatore romano, Marco Tibaldi , teologo, scrittore e giornalista, e mons. Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio catechistico della CEI.

Nel pomeriggio sarà il tempo della “Festa dei linguaggi” con tutti i catechisti della regione. La festa permetterà di vivere e condividere diverse esperienze: di annuncio e di narrazione realizzate con parole, immagini, musica; quelle relative al connubio tra arte e catechesi, all’interno del Museo diocesano; teatrali e di drammatizzazione; musicali, sia di gruppi che corali;  di preghiera e adorazione; di testimonianza attiva e fattiva della Carità; di Pietà popolare, che a Caltanissetta assume caratteristiche assolutamente interessanti.

A legare tutti i momenti l’icona biblica che accompagnerà i lavori: quella lucana dei discepoli di Emmaus. “L’annuncio del Vangelo – dice mons. Gisana – porta frutto nella misura in cui raggiunge i cuori di coloro che, in stato di sequela, si aprono all’ascolto. È importante – aggiunge – valorizzare le domande che trapelano da coloro che accolgono l’esemplarità della testimonianza credente, oltre alla ricezione della molteplicità dei linguaggi: il Risorto, dopo aver accolto l’ambascia dei due discepoli, consegna una parola che dischiude mente e cuore”.