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Cara auto, anzi carissima: oggi costa anche il 70% in più di 10 anni fa

Cara auto: ma quanto mi costi? Colpa della crisi, e della smodata corsa all’elettrificazione, ma non solo. Resta il fatto che acquistare una vettura oggi è vietato a molti. Sembra che il colpevole di tutto ciò che avviene nel mondo – dall’inquinamento al buco dell’ozono, dalle inondazioni ai temporali – sia proprio della nostra amata e “povera” auto. Povera perché viene martoriata da tutte le parti, ma “ricca” perché ormai costa una follia, e andando avanti così diventerà un lusso che pochi potranno permettersi. Sapete, per esempio, quanto sono aumentati i prezzi delle autovetture negli ultimi dieci anni? Dal 33 al 70%. E con l’arrivo delle auto 100% elettriche, nei prossimi anni aumenteranno ancor di più.

Listini alla mano, facciamo qualche esempio. Partendo dall’intramontabile Fiat Panda, oggi come dieci anni fa l’auto in assoluto più acquistata dagli italiani. A fine 2014 il prezzo di accesso della versione base era 10.710 euro. Oggi ne servono 15.900. L’aumento percentuale è del 48,5%. Peggio ancora guardando altri modelli di grande successo sul mercato, come la Dacia Sandero. La “base”, il 1.2 benzina, dieci anni fa si acquistava con 7.900 euro. Oggi la Sandero più accessibile, la 1.0 a benzina costa 13.250, cioè il 67,7% in più. Discorso analogo anche salendo di categoria: la Volkswagen Golf è aumentata in dieci anni del 64,8%.

Le cause? Innanzitutto l’influenza sui prezzi delle normative sull’inquinamento: nel 2021 le riduzioni delle emissioni di CO2 aveva il limite di 95 g/km per le autovetture e di 147 g/km per i furgoni; entro il 2030 sarà obbligatoria una riduzione del 50% sia per le autovetture sia per i furgoni mentre nel 2035 la riduzione dovrà essere del 100% (auto e furgoni). Incidono e non poco anche le normative sulla sicurezza: le vetture di ultima generazione, per esempio, sono “piene” di sistemi di assistenza alla guida (la media è intorno ai 20 sistemi), alcuni dei quali molto utili, altri meno. Poi i propulsori (per i quali si investono tantissimo denaro in ricerca e sviluppo) che non fanno in tempo a esordire in strada che già diventano vecchi. L’aumento dei prezzi di listino potrebbe essere “digerito” meglio se aumentassero allo stesso modo le entrate medie degli italiani. Il reddito familiare netto medio, negli ultimi 10 anni, è invece cresciuto di poco: da 30.500 euro a 36.000 euro circa.

(fonte Avvenire)

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