Il 24 settembre 2024 nel santuario di Loreto, presso la Sala Macchi, si è svolta la solenne commemorazione del 90° anniversario del chirografo pontificio di Pio XI, intitolato “Essendosi”, con il quale il Papa affidò all’Ordine dei Frati Cappuccini l’intero servizio del Santuario di Loreto. Nel chirografo, datato 24 settembre 1934, il Papa scriveva: “E’ nostro desiderio che l’Ordine dei frati minori cappuccini, da noi chiamati per l’officiatura e la custodia della nostra basilica e specialmente per il ministero delle sacre confessioni, vi stabilisca, sotto la direzione di un padre delegato dal ministro generale, una comunità di religiosi del tutto esemplare, come si conviene alla santità della Casa della Beata Vergine Maria ed alla dignità della Santa Sede. È nostra volontà che essi vengano ospitati nel Palazzo Apostolico e nelle sue dipendenze secondo il piano da noi approvato, e confidiamo che corrisponderanno corde magno et animo volenti all’aspettazione dei fedeli e di questa Sede Apostolica”.
Alla cerimonia del 90° anniversario del documento pontificio hanno partecipato mons. Fabio Dal Cin, Arcivescovo di Loreto, fr. Roberto Genuin, Ministro generale dell’Ordine dei Cappuccini, fr. Maurizio Placentino, Consigliere generale e Delegato per il Santuario di Loreto, fr. Sergio Lorenzini, Ministro provinciale dei Cappuccini delle Marche, promotore della celebrazione, fr. Alessandro Ferrari, Rettore del Santuario lauretano, numerosi cappuccini, sacerdoti, religiosi e laici.
Fr. Sergio Lorenzini, con parole precise, ha rievocato la presenza e l’attività dei Cappuccini nel Santuario lungo i secoli, fin dal 1558, quando essi vi si recavano da Recanati per svolgervi umili servizi. Ha ricordato alcune tappe: nel 1596 i frati ottennero dall’autorità competente l’autorizzazione ad aprire a Loreto un ospizio per abitarvi saltuariamente; nel 1608, dati i loro crescenti impegni nel santuario, i frati accettarono l’invito del Cardinale protettore Antonio Maria Gallo di costruire a Loreto un nuovo ospizio o convento; poi, a partire dal l640 ne edificarono uno più solido, assumendo nuovi impegni, sia di carattere liturgico, che assistenziale (distribuzione di elemosine ai pellegrini poveri, direzione dell’Ospedale, cura degli infermi, per lo più forestieri, ecc.).Nel 1883 il Vescovo Tommaso Gallucci affidò ai Cappuccini la direzione della Congregazione Universale della Santa Casa, nominando primo direttore fra Pietro da Malaga.
In ultimo fra Sergio ha ricordato che, con decreto del Ministro generale dell’Ordine fr. Mauro Jöhri, datato 25 marzo 2015, il servizio dei Cappuccini nel Santuario di Loreto è passato dalla Provincia dei Cappuccini delle Marche – a cui era stato affidato fin dal 1934 – alla diretta dipendenza del Ministro generale, che ha cominciato a provvedervi direttamente il personale, attingendo alle varie Circoscrizioni dell’Ordine, soprattutto extra-europee.
Dopo il discorso del Ministro provinciale, il Sindaco di Loreto, sig. Moreno Pieroni, ha conferito alla Fraternità dei cappuccini al servizio del Santuario della Santa Casa una “Benemerenza”, la prima rilasciata dal Comune a una fraternità religiosa del luogo, pronunciando parole di stima e di riconoscimento nei riguardi del loro pluriennale servizio a favore dei pellegrini. Ha fatto seguito l’attestato di un’altra “Benemerenza”, rilasciata dall’Arcivescovo Fabio Dal Cin, il quale, nel suo discorso, ha espresso sentimenti di sincera gratitudine per il lodevole apostolato dei frati nel Santuario lauretano, in primo luogo per il ministero delle Confessioni.
Ha poi fatto seguito la presentazione del “Dizionario Lauretano”, compilato da fr. Giuseppe Santarelli, introdotta dall’Arcivescovo Fabio Dal Cin, il quale ha conferito all’autore l’onorificenza di “Cappellano d’onore della Santa Casa”, concessa da Leone XIII nel 1879 alle persone benemerite verso il Santuario, e la “Croce Lauretana”.
La commemorazione del 90° anniversario del chirografo pontificio ha avuto il suo momento più solenne nella Concelebrazione Eucaristica in Basilica, presieduta da fr. Roberto Genuin, con la partecipazione di oltre cinquanta concelebranti cappuccini, durante la quale il Ministro generale, in una meditata omelia, ha rievocato il prezioso servizio dei suoi confratelli nel Santuario della Santa Casa.
La ricorrenza si è chiusa con un lauto convito, offerto dall’Arcivescovo ai numerosi convenuti.