• 22 Novembre 2024 16:05

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Nella cornice delle celebrazioni dell’Ottavo Centenario della morte di San Francesco 1226-2026, nell’anno commemorativo delle Stimmate 2024, domenica 20 ottobre Papa Francesco proclamerà santi otto Frati Minori della Custodia di Terra Santamartiri della fede a Damasco nel 1860. Li accompagnano nel martirio e nella gloria i tre beati fratelli Massabki, laici maroniti.

Nel mese di luglio 1860 la persecuzione contro i cristiani mossa dai Drusi sciiti in Libano si estese anche alla Siria. Il 9 luglio il popoloso quartiere cristiano di Damasco fu messo a ferro e fuoco e i cristiani di varie confessioni e riti subirono ogni sorta di violenza. Quella stessa notte anche il convento francescano di San Paolo fu assalito. Gli otto religiosi che lo abitavano – sette di nazionalità spagnola e uno di nazionalità austriaca – insieme a tre collaboratori laici maroniti che vi si erano rifugiati, furono trucidati per aver rifiutato di rinnegare la fede cristiana e abbracciare l’islam. I corpi dei martiri, pietosamente recuperati alcuni giorni dopo la strage, furono sepolti in una tomba comune che, con la riedificazione e la consacrazione della chiesa conventuale nel 1866, divenne meta di devozione da parte dei cristiani di Damasco.

I nuovi santi dell’Ordine dei Frati Minori e della Chiesa cattolica maronita saranno:

Manuel Ruiz López, superiore del convento, nato nel 1804 a San Martín de las Ollas, Burgos, Spagna. Entrato nel 1825 tra i Frati Minori fu ordinato sacerdote nel 1830. L’anno successivo fu inviato in Terra Santa ove, dopo aver appreso le lingue locali, svolse un fecondo apostolato. Costretto nel 1847 a rientrare in Europa per motivi di salute, ritornò in Terra Santa nel 1858. La notte dell’eccidio, non appena i rivoltosi penetrarono in convento, corse in chiesa per consumare le Specie Eucaristiche, venendo ucciso ai piedi dell’altare.

Carmelo Bolta Bañuls, parroco, nato nel 1803 a Real de Gandía, Valencia, Spagna. Nel 1825 fu accolto tra i Frati Minori e nel 1829 fu ordinato sacerdote. Nel 1831 partì alla volta della Terra Santa dove risiedette nei conventi di Giaffa, Damasco e Ain Karem, nel Santuario della Visitazione. Nel 1851 fu trasferito a Damasco con l’incarico di parroco e insegnante di lingua araba.

Engelbert Kolland, vicario parrocchiale, nato nel 1827 a Ramsau, Salzburg, Austria. Entrò tra i Frati Minori nel 1847 e fu ordinato sacerdote nel 1851. Raggiunse la Terra Santa nell’aprile 1855. Svolse il suo apostolato missionario prima nel convento del Santo Sepolcro, quindi a Damasco come vice parroco, dove fu molto amato dalla popolazione.

Nicanor Ascanio Soria, nato nel 1814 a Villarejo de Salvanés, Madrid, Spagna. Nel 1830 entrò tra i Frati Minori. A motivo della soppressione religiosa fu ordinato sacerdote nel clero diocesano. Con la riapertura del Collegio per le Missioni di Priego di Cuenca poté rientrare tra i Frati Minori nel 1858. Giunse in Terra Santa nel febbraio 1859 e fu destinato al convento di Damasco. La disponibilità al martirio fu una nota costante della sua spiritualità.

Nicolás María Alberca Torres, nato nel 1830 ad Aguilar de la Frontera, Córdoba, Spagna. Già religioso tra i Fratelli dell’ospedale Jesús Nazareno di Cordoba, fu accolto tra i Frati Minori nel 1856 e ordinato sacerdote nel 1858. Chiamato alla vita missionaria, giunse in Terra Santa nel 1859 e fu destinato al convento di Damasco per l’apprendimento della lingua araba.

Pedro Nolasco Soler Méndez, nato nel 1827 a Lorca, Murcia, Spagna. Dopo alcune esperienze lavorative fu accolto a ventinove anni tra i Frati Minori nel 1856 e ordinato sacerdote nel 1857. L’anno successivo inoltrò richiesta per la missione della Custodia di Terra Santa, ove giunse il 20 febbraio 1859. Destinato al convento di San Paolo a Damasco, vi trascorse poco più di un anno.

Francisco Pinazo Peñalver, nato nel 1802 nel villaggio di El Chopo di Alpuente, Valencia, Spagna. Fu ammesso al noviziato dei Frati Minori nel 1831. Come fratello laico svolse l’ufficio di sacrestano fino al 1835, anno della soppressione religiosa in Spagna. Per poter riabbracciare la vita comunitaria optò per il servizio nella Custodia di Terra Santa, dove giunse nell’ottobre 1843. Per circa 17 anni esercitò le mansioni di cuoco e di sarto in vari conventi. Nel convento di Damasco, al momento del martirio fungeva da sacrestano.

Juan Jacob Fernández, nato nel 1808 nella località di Moire, Ourense, Spagna. Nel 1831 entrò come fratello laico tra i Frati Minori. Purtroppo, la soppressione del 1835 interruppe per alcuni anni la sua esperienza di vita conventuale. Nel 1858 chiese di essere associato alla Custodia Terra Santa. Nel 1859 era nel convento di Damasco in qualità di cuoco.

Francesco Massabki, cristiano maronita, mercante di seta, era ben conosciuto a Damasco e stimato come uomo probo e pio. Sposato e padre di otto figli dava ovunque esempio di grande generosità, soprattutto verso i poveri e i bisognosi. Era legato ai frati francescani per i quali fungeva da procuratore. Insieme ai fratelli Mooti e Raffaele si trovava presso il convento di San Paolo nell’ora del martirio.

Mooti Massabki, viveva con la moglie e i suoi cinque figli nella medesima casa del fratello maggiore Francesco. Frequentava quotidianamente il convento di San Paolo, sia per la preghiera che per svolgere l’attività didattica nella locale scuola dei ragazzi. Pronto a versare il suo sangue per Cristo, come insegnava nelle lezioni di catechismo, non esitò ad offrire la sua vita in nome della fede. I suoi due figli, Naame e Joseph, all’epoca dei fatti erano alunni della scuola del convento e furono testimoni oculari del martirio.

Raffaele Massabki, fratello minore di Francesco e di Mooti, celibe, prestava volentieri il suo aiuto ai suoi familiari e ai frati; era molto devoto della Madonna e si soffermava a lungo in preghiera nella chiesa del convento. Era ancora presente tra le mura conventuali di San Paolo nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1860, quando irruppero i Drusi, dai quali fu ucciso insieme ai suoi due fratelli.

Nel 1872 l’Ordine dei Frati Minori diede avvio al processo per la beatificazione di Manuel Ruiz e dei sette confratelli. Con una speciale procedura autorizzata da Pio XI su richiesta del Patriarcato Maronita, al gruppo dei Frati Minori furono aggiunti, poco prima della beatificazione, anche i nomi dei tre fratelli Massabki, collaboratori dei religiosi. Il rito si celebrò solennemente nella basilica di San Pietro in Vaticano il 10 ottobre 1926.

La ripresa della Causa è stata recentemente determinata dalla constatazione della sempre crescente fama di martirio degli undici Martiri di Damasco e della diffusione del loro culto nel mondo, particolarmente nella Chiesa maronita. A ciò veniva associata la certezza che una loro canonizzazione potesse costituire un messaggio di dialogo, di pace e di unità nel contesto medio-orientale, sempre meno sereno e sempre più agitato da venti di guerra. A questo scopo il Santo Sinodo dei Vescovi Maroniti nell’anno 2022 invocò presso Papa Francesco la canonizzazione dei beati Martiri Massabki, eroici esponenti della santità laicale maronita. Alla supplica si associarono anche il Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori e il Custode di Terra Santa, sottolineando le menzionate opportunità pastorali ed in onore dell’Ottavo Centenario della morte di San Francesco d’Assisi.

Nel Concistoro del 1° luglio 2024 Papa Francesco ha stabilito la solenne Canonizzazione in piazza San Pietro per domenica 20 ottobre 2024, Giornata Missionaria Mondiale.