“Non vi sono dati certi sulla sua diffusione” del gioco d’azzardo illegale. Dunque, “asserire che a una contrazione del gioco legale corrisponde un aumento del gioco illegale è un’opinione del tutto aleatoria”. Lo evidenzia, oggi, in una nota, la campagna “Mettiamoci in gioco”, in merito, appunto, al gioco illegale.
Commentando i dati sul consumo di gioco d’azzardo nel 2020, “Mettiamoci in gioco” evidenzia: “La pandemia, dunque, ha favorito un’astinenza forzata dal gioco d’azzardo per tante persone, per alcuni solo occasionale ma per altri, probabilmente, un’opportunità per affrontare la propria condizione di dipendenza o di gioco problematico, con la conseguenza di poter riappropriarsi della propria ‘vita comune’, della normalità, dei rapporti familiari. E, forse, per diversi di loro questa esperienza ha rappresentato la dimostrazione che, senza gioco d’azzardo, la qualità della vita propria e degli affetti è concretamente migliore nel breve e nel lungo periodo”.
“Mettiamoci in gioco” ritiene, perciò, che “la riduzione dell’offerta di gioco sui territori – con la diminuzione di slot, vlt e gratta e vinci in circolazione – sia una condizione necessaria per ridurre le situazioni patologiche in cui versano tanti giocatori e, per questo, chiede nuovamente a governo e Parlamento di adottare provvedimenti che permettano di raggiungere questo importante risultato, a partire da una legge quadro di riordino del settore”. (Ag. Sir)