• 22 Novembre 2024 10:00

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Marcello Buscemi e Suor Cristiana Scandura

Sabato della XXVII settimana del Tempo Ordinario

Letture: Gal 3,22-29; Sal 104; Lc 11,27-28

Riflessione biblica

“Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (Lc 11,27-28). L’avverbio “piuttosto” non ci tragga in inganno: difatto introduce una lode grande a Maria e ce la propone come modello della nostra sequela di Gesù: “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19) e ancora: “Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore” (Lc 2,51).Maria-3-225x300 Ascolta e vivi la Parola e sarai beato Dietro l’esempio di Maria, il Vangelo ci propone due insegnamenti molto impegnativi per la vita spirituale: ascoltare la parola e osservarla. Ascoltare la parola di Dio: “La fede dipende dall’ascolto e l’ascolto dalla parola di Cristo” (Rom 10,17). Anzi, essa è il centro del nostro vivere in Cristo. È sostegno e vigore della nostra fede, nutrimento all’anima. Imitiamo il profeta Geremia: “Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore” (Ger 15,16). Un cristiano non può fare a meno di avere una certa assiduità con la Parola di Dio e di grande amore. Essa colmi la mente e il cuore, per comprenderla con intelligenza e sapienza, per essere capaci di docilità e di agire con sovrabbondanza di amore. Nella misura della nostra docilità allo Spirito di Dio e alla parola che egli ci insegna e ci fa vivere, la nostra vita di credenti si fa intensa, profonda, determinata a seguire la Parola di Gesù. “Osservare la parola di Dio”: cioè “scrutarla attentamente”, per conoscere meglio la volontà del Padre su di noi e conoscere Gesù e innamorarsi dei suoi insegnamenti, che sono “spirito e vita” (Gv 6,63); avere familiarità con la parola di Dio, perché diventi il modo speciale di vedere, sentire, agire e amare; custodiamo la parola di Dio nel nostro cuore e meditiamola: “Beato chi medita queste cose; colui che li fissa nel suo cuore, diventa saggio; se le metterà in pratica, sarà forte in tutto, perché la luce del Signore sarà la sua strada” (Sir 50,28-29). Imitiamo Maria, imitiamo Francesco d’Assisi: “La memoria era il suo libro, perché il suo orecchio, anche in una volta sola, afferrava con sicurezza ciò che l’amore andava meditando con devozione” (FF. 689)

Lettura esistenziale

parola1-300x201 Ascolta e vivi la Parola e sarai beato“Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano” (Lc 11, 28). La fedeltà del cristiano nasce dall’ascolto della Parola, da custodire nell’intimo, meditandola e amandola, proprio come fece Maria, che “custodiva, meditandole nel suo cuore” le parole che le erano state rivolte e gli eventi meravigliosi in cui Dio si rivelava, chiedendo il suo assenso di fede (cfr Lc 2,19.51). È Lei, infatti, la vera “beata”, proclamata tale da Elisabetta perché “ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto” (Lc 1,45). È, quindi, prima di tutto a Maria, che Gesù dà testimonianza quando, alla donna che aveva gridato “Beato il grembo che ti ha portato”, risponde: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!” (Lc 11,27-28). Certo, Maria è beata perché il suo grembo ha portato il Salvatore, ma lo è soprattutto perché ha accolto l’annuncio di Dio, perché è stata attenta e amorosa custode della sua Parola. La Parola di Dio chiede l’ascolto del cuore, un ascolto fatto di obbedienza non servile, ma filiale, fiduciosa, consapevole. L’ascolto della Parola è incontro personale con il Signore della vita, un incontro che deve tradursi in scelte concrete e diventare cammino e sequela. Lasciamo che il Signore ci metta nel cuore questo amore per la sua Parola e ci doni di avere sempre al centro della nostra esistenza Lui e la sua santa volontà. Chiediamo che la nostra preghiera e tutta la nostra vita siano illuminate dalla Parola di Dio, lampada per i nostri passi e luce per il nostro cammino, come dice il Salmo 119 (cfr v. 105), così che il nostro cammino proceda sicuro sulla retta via.