• 22 Novembre 2024 14:03

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Anpi Messina, via la scritta ‘Mussolini’ da facciata palazzo

Il cosiddetto Palazzo Magaudda di via Castellammare, a Messina, progettato dall’architetto Gino Coppedè e costruito fra il 1920 e il 1921, “difficilmente avrebbe potuto avere sulla facciata la scritta ‘Mussolini’. E invece nell’ultimo restauro, completato dagli attuali proprietari, quella scritta è comparsa, anzi è pure ripetuta due volte.

Su quell’edificio, vera opera d’arte del liberty eclettico messinese nell’interpretazione di Coppedè, quei caratteri in nero sono proprio una superfetazione tossica”. Lo dice l’Anpi messinese, che chiede a Comune e Soprintendenza – e ai proprietari – “il ripristino integrale del 1920-21, quando il fascismo non c’era ancora”.

L’Anpi lo chiede anche “per evitare che per l’ennesima volta Messina si dimostri una città masochista. Si provi a guardare qualche immagine del 1943: quelle macerie, quella comunità fantasma, quelle distruzioni, quei morti furono la conseguenza diretta delle decisioni di Mussolini e del suo regime fascista.

Inneggiare al ‘Duce’ è proprio storicamente fuori luogo e infelice. Sarebbe come far ricomparire i caratteri giganteschi con la scritta ‘Duce’ sul muraglione sotto Cristo Re, ripresi in una foto di ottant’anni fa, con in primo piano i detriti dei bombardamenti e del tragico passaggio bellico nella storia della città. I messinesi cancellarono quella scritta e si diedero alla ricostruzione. Quella resilienza fu riconosciuta dalla Repubblica che conferì a Messina la medaglia d’oro al valor civile”.