• 22 Novembre 2024 3:26

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento al Vangelo di Fra Giuseppe Maggiore

XXI settimana del Tempo Ordinario

Letture: Gs 24,1-2.15-17.18; Sal 33; Ef 5,21-32; Gv 6,60-69

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».
Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». […]

Non si è capito il segno della condivisione del pane, non si è capito che ognuno di noi come quel ragazzino deve mettere in gioco qualcosa di se. La folla e insieme a loro anche noi  spesso crediamo che il nostro Dio è un dio che riempie la pancia. Basta pregarlo ed ecco un bel premio al gratta e vinci o a qualsiasi lotteria, basta accendere una candela o andare a messa e ottieni ciò che chiedi. Non funziona così. Gesù fa un discorso che forse oggi riusciamo a capire ma che le folle e persino i suoi discepoli fanno fatica a comprenderne il significato. Non hanno tutti i torti ne la folla e neppure gli apostoli. Gesù sta chiedendo di saziarsi della sua carne, di dissetarsi al suo sangue. Oggi per noi è il dono dell’eucarestia, ma per la mentalità israelita era davvero duro capire le parole del Maestro di Nazareth.

Gesù sta chiedendo di seguirlo, non perché fa prodigi o dice belle parole, ma ci chiede di accogliere la sua carne, che nella Scrittura indica la fragilità, e il suo sangue cioè la sua essenza. Di nutrirci della sua presenza, di cristificarci, di accedere a Dio attraverso il suo sguardo. Ci chiede di assumere i suoi sentimenti, il suo stile, di donarci, di spezzarci, di essere Alter Christus: l’altro Cristo, così come ci insegna Francesco di Assisi.

Diciamolo con franchezza, ciò che ci propone Gesù, la sua Parola è troppo duro, scandalizza anche noi. Il mondo ci propone la legittima difesa, il Vangelo di porgere l’altra guancia, noi mandiamo  e vendiamo armi e Gesù ci dice di gettare la spada e di amare il nemico. Alziamo muri e creiamo ghetti e centri di deportazione per gli stranieri e Gesù si identica in loro, così negli ammalati e nei carcerati anche quelli che hanno ucciso e stuprato… è vero la Parola di Dio è durissima. Amare da Dio ci compromette e nel contempo ci scandalizza. Ma il vero amore è scandalo, il vero amore destabilizza, ti fa uscire dagli schemi. Riti sterili e vuoti, norme e tradizioni svuotate dalla Parola non servono a nulla, non testimoniamo amore. Crociate su temi sociali per amore della “verità”, allontanano dalla vera Verità che è Cristo Gesù, dono del Padre, e incitano solo all’odio. Oggi per alcuni, odiare è un diritto e amare alla maniera di Cristo è scandaloso.

Finché Gesù soddisfa i bisogni materiali tutti vogliono farlo re, quando inizia a proporre il suo stile di re che è quello di lavare i piedi e di amare tutti senza fare discriminazione donandosi totalmente, ecco che lo abbandonano. Si passa dall’osanna al crocifiggilo in un batter d’occhio, è sempre stato e sarà così. A nessuno piace l’impopolarità, neppure a noi così attenti ai like, a non dire cose che possono disturbare, a contare quante persone c’erano a messa, pronti a scandalizzarci se non si osserva la regola “del si è fatto sempre così”. Una Chiesa che accoglie il diverso, l’immigrato, che predilige i poveri, che dice la sua su politiche che sono a svantaggio dell’uomo… è scandaloso, meglio andarsene, meglio non credere…. si forse è meglio rimanere un piccolo gregge ma fedele al Vangelo.

“Volete andarvene anche voi?” è ciò che Gesù chiede agli apostoli dopo l’abbandono delle folle.

Ci lascia liberi di scegliere. Ma badiamo bene non possiamo servire due padroni.

Pietro ci offre la soluzione: dove andare, solo Gesù ha Parole di vita. Lui è vita, vivendo in Lui abbiamo la vita eterna.

Dove troviamo pace, serenità, gioia vera se non in Cristo? E la si trova masticando la sua Parola, il suo Corpo e bevendo il suo sangue, per poi saperlo riconoscerlo nel volto di ogni uomo e donna, per compiere gesti di amore in memoria di Lui, lottando per il prossimo sino allo scandalo delle croce.

Buona domenica!