• 19 Ottobre 2024 16:39

Quotidiano di ispirazione cristiana e francescana

Commento di Fra Giuseppe Di Fatta

Domenica della VII settimana del Tempo Ordinario

Un caro saluto di gioia e pace a tutti voi!

Ascoltiamo il Vangelo secondo Luca in questa settima domenica del tempo ordinario.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. gesu-17-300x175 Amate i vostri nemiciA chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non richiederle indietro. E come volete gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Questa pagina di Vangelo rivela la più alta esigenza morale della relazione tra gli uomini: nessun pensatore, nessuna filosofia, nessuna religione è mai arrivata così in alto, formulare l’esigenza dell’amore che si spinge ad amare perfino i nemici. Beneficare, benedire, pregare per chi ti fa del male. Porgere l’altra guancia, condividere i propri vestiti, offrire ogni cosa possibile a chiunque domanda: il tipo di amore che Gesù qui chiede non è affatto un sentimento affettivo, né frutto di una relazione di amicizia. Siamo nel livello più alto dell’amore, quello a senso unico, che non aspetta ricambio, assolutamente gratuito e direi eroico, quello che si chiama agape, cioè carità.

bambini-ebrei-palestinesi-300x206 Amate i vostri nemiciSe amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Anche solo per sfiorare appena questo livello di amore, ci viene chiesto di non fare confronti con le opinioni e le abitudini correnti. Se un esempio e un modello a cui guardare va cercato, occorre rivolgere lo sguardo altrove…

Amate invece i vostri nemici, fate del bene senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Comportarsi così per il semplice fatto di essere figli di Dio. Come Gesù, il Figlio di Dio, che dall’alto della Croce ha perdonato e quindi amato i propri uccisori. Il modello da imitare che ci viene presentato è addirittura la misericordia del Padre: ci viene chiesto di confrontare la nostra vita non con gli eroi della storia e nemmeno con i santi del cielo, ma con l’infinita grandezza e santità di Dio: una meta chiaramente irraggiungibile, ma verso cui tendere costantemente. Promettendoci così una grande ricompensa nel Regno dei cieli.

perdono-abbraccio-300x169 Amate i vostri nemiciNon giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”. Ricordo che questa immagine della misura colma, pigiata e traboccante mi fu spiegata da un muratore: quando si fa una colata di cemento, si pigia e si scuote il contenitore, per evitare che restino bolle d’aria. Il dono che viene promesso a chi si sforza di vivere un amore così, è una misura senza misura, senza vuoti, senza bolle d’aria. Le parole del Vangelo di oggi sono di una bellezza e radicalità inaudite, sfiorano il cielo e raggiungono altezze vertiginose. Eppure, se interroghiamo fino in fondo il nostro cuore, scopriamo che non si accontenterebbe di nulla di meno. Come dire che siamo davanti a quel di più che ancora non basta.

Una santa e serena domenica a tutti voi!